Io non ritengo un trucco cedere un insediamento ad un avversario per ammanisirlo o per creare un cuscinetto tra noi ed un nemico molto grosso. Io di solito lo faccio quando voglio che un mio alleato (o vicino con cui sto cercando di allearmi) mi segua nella guerra con un'altra fazione, in quel caso gli cedo un insediamento (o due) sul confine sperando la fazione terza lo attacchi.
Comunque sui tributi ho notato che è inutile offrire tributi superiori ai 10 turni ed ai 1200 bisanti perché non vengono interpretati correttamente. Mi è successo che per comprare un insediamento, specie se sono molto ricco (mi è successo solo con i Bizantini ed i Siciliani) l'IA mi chieda un tributo di 87.000 per tre turni (!!!) ma quando sono io a richiedere una tregua (e devo pagare anche se sto vincendo cedendogli due territori o dandogli una somma esorbitante) se provo ad offrire tributi superiori ai 10 turni o ai 1200 spesso non vengono accettati né per ottenere la pace (mentre tributi inferiori sì) né fanno alzare di alcun punto le relazioni tra alleati. Mi spiego meglio: di solito per aumentare le relazioni do tributi progressivi, es. 400 per sei turni, poi 800 per otto, 1200 per dieci. Così facendo riesco a far salire le relazioni di due punti generalmente sapendo quanto spendo (a chi obbietta che è un trucco io obbietto che è una negoziazione), se supero quella soglia le relazioni non aumentano, la proposta viene considerata meno generosa e simili...
Ad accrescere le mie sventure, il giorno dell'Assunzione della santa madre di Dio e vergine Maria, giunsero, con male augurio per me, gli ambasciatori di Giovanni XIII signore apostolico e Papa universale con lettere con cui pregavano Niceforo Imperatore dei Greci di far parentela e salda amicizia con suo diletto figlio spirituale Ottone, Imperatore augusto dei Romani.
"Ma il Papa, sciocco ed insulso, ignora forse che Costantino il grande trasferì qui lo scettro imperiale, tutto il Senato, tutto l'esercito romano e che a Roma lasciò soltanto vili schiavi, cioè pescatori, mercanti di ghiottonerie, uccellatori, bastardi, plebei e servi?"
"Ma il Papa, dissi, famoso per la sua lealtà, pensò di scrivere questo a lode e non ad offesa dell'Imperatore. Sappiamo certamente che Costantino Imperatore romano venne qui con l'esercito romano e fondò questa città col suo nome; ma poiché Voi avete mutato lingua, costumi e vesti, il Santo Padre ha pensato che vi dispiacesse il nome di romani, come pure non vi piace la loro veste"