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Gli Ospitalieri nel Rinascimento

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2009 12:12
27/02/2009 10:40
 
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Salve,
inauguro la nuova sezione proponendovi questo tema di discussione, da cui non potrò che trarre beneficio in termini di ricerca storica per Machiavello [SM=g27960]
Mi interesserebbe saperne di più sugli Ospitalieri dal 1400 in poi, sulle loro lotte prima nell'Egeo per la difesa di Rodi e poi a Malta e Tripolitania. Eventi, battaglie, metodi di combattimento nel secolo della diffusione della polvere da sparo.
ciao!

27/02/2009 20:06
 
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Ciao House ho appena incominciato la ricerca.
Ho trovato questo documento su internet, tratta tutta la storia dell'ordine e c'è molto sul periodo che ti interessa a partire da pagina 13. Ti posto il link e non il testo perchè e troppo e non ho il tempo di riassumerlo. www.orderofmalta.org/site/pdf/storia_1.pdf
Ho guardato anche su wikipedia ma penso che il link sia più completo di informazioni.
Sicuramente Baldovino saprà dirci di più.
Spero comunque che ti sia utile. Nel frattempo cerco altro. [SM=x1140440] [SM=x1140429]
[Modificato da Tancredi d'Altavilla 27/02/2009 20:08]
27/02/2009 20:24
 
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Ciao House, Tancre mi ha battuto sul tempo (dopo facciamo i conti [SM=g27979] ), cmq con domani mi metto alla ricerca, scusate ma stasera cena di compleanno! [SM=x1140440]
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27/02/2009 20:24
 
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ottimo [SM=x1140440]
bellissimo riassunto
28/02/2009 15:07
 
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Ciao House, scusa se posto appena ora, ma ero un pelo indaffarato... Ho dato un'occhiata a quello che ha messo il buon Tancre. Secondo me va bene, cmq ti passo ancora sto link qua, magari trovi qualcos'altro

www.knightsofmalta.it/

per la storia ins pecifico guarda qua:

www.knightsofmalta.it/compendio-storico.html

(sotto ci sono poi le paginette varie) Poi ti consiglio anche questi:

www.stupormundi.it/Ospitalieri.htm
eleri.interfree.it/ilterzonano/Guerre/XVI_secolo/Malta/Malta_...

Se hai bisogno di altro siamo qua! [SM=x1140429]
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28/02/2009 15:39
 
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grazie, ottimi link [SM=g27960]
28/02/2009 19:20
 
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[SM=x1140428] Perfetto allora, se necessiti di altro non esitare a chiedere, è il minimo che posso fare per tutti gli aiuti che mi hai dato! [SM=x1140429]
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01/03/2009 19:43
 
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Caro House introduco il tema, poi per approfondire si può vedere una bibliografia.
Gli Ospitalieri, con la conquista di Rodi hanno dato vita a un principato ecclesiastico indipendente, simile a quello dei Teutonici in Prussia, ma la sua conquista gettò l'Ordine in una profonda crisi finanziaria. Rodi era uno scalo per i pellegrini che si recavano a Gerusalemme. Nelle loro relazioni di viaggio hanno descritto "l'isola verde" e i suoi annessi. Così il fiorentino Cristoforono Buondelmonti che vi soggiornò otto anni e descrisse al suo ritorno, nel 1420, l'isola di Nisiros dove c'è al "centro una montagna molto elevata, la cui sommità vomita zolfo notte e giorno, poichè l'isola è cava, come sembra, è spesso colpita da terremoti molto violenti". Infatti quelli del 1354 e del 1481 hanno devastato al regione. Erano isole ricche di profotti naturali, marmo di Leros, e zolfo di Nisiros, cereali di Rodi, vini di simi ecc. Questi prodotti aumentavano le esportazioni, ma Rodi doveve comunque procurarsi grano dall'asia minore o dall'occidente. Gli Ospitaliri fondarono commende a Cos, poi a Nisiros (1382). Perfino a Rodi la rete di castelli dettò la suddivisione amministrativa in castellanie; quella della città di rodi in effetti copriva solo la parte di chiamata Borgo. Le rendite dell'isola costituivano la parte del Maestro e sfuggivano al tesoroe al Tesoriere dell'Ordine. Il Maestro gestiva l'isola come principe territoriale, non come capo religioso. Accanto a lui il "convento" raccoglieva i sette, poi otto, baliati conventuali, uno per lingua. dobbiamo ricordare che la lingua di Spagna si era scissa in due (Castiglia/Portogallo da una parte, e Aragona/Navarra dall'altra) nel 1462. Il Convento teneva le sue sedute sempre nell'isola, custode dei buoni usi dell'Ordine, si ergeva a contropotere di fronte alle pratiche autocratiche dei Maestri. Gli Ospitalieri hanno riprodotto l'organizzazione urbanistica della città sullo schema della propria organizzazione. Esssi la scissero in sue insiemi, il "collachion" e il Borgo. Il Borgo era popolato da borghesi e commerciante greci, rodiesi, latini, ebrei, mentre il collachion era riservato ai fratelli dell'Ordine, la muraglia che lo separava dal Borgo assomigliava più a una recinzione monastica che a un muro di difesa. Il palazzo del Maestro, anch'esso cinto da un muro, dominava il collachion. Helion de Villeneuve è all'origine della sua costruzione. Fu sempre lui a cominciare la fortificazione del Borgo. A metà del XIV secolo si elevò la muraglia del Borgo dal lato del mare e si costruirono i moli del porto, sui quali Philibert de Naillac (1369-1421) fece costruire torri di difesa, particolarmente visibili a causa dei mulini a vento che vi funzionavano in tempo di pace: Dopo il terremoto del 1421, Pierre d'Aubusson fece adattare le mura all'artiglieria con cannoni. Rodi si procurava le armi da fuoco in Occidente benchè ci fosse una fonderia di cannoni nella città. Ogni "lingua" aveva un settore di "viale" da difendere. Palazzo, collachion, Borgo, erano tutti cintida mura, dunque. Questa triplice cinta rappresentava la Chiesa con il Borgo che raccoglieva i fedeli, il collachion dove sedevano gli Apostoli e il Palazzo dove troneggiava il Cristo. A Rodi tre edifici simboleggiavano la triplice funzione - religiosa, caritatevole e militare -dell'Ordine:
- La Chiesa conventuale di San Giovanni Battista era riservata ai fratelli che risiadevano nel Collachion, distrutta, è stata ricostruita sulla banchiona del porto;
- l'Ospedale, la cui costruzione, decisa nel 1314, fu completata alla fine del XIV secolo. Il maestro Antoni Fluvian ne fece costruire un altro, più grande e più bello, che fu aperto ai malatinel 1483, è l'edificio attuale;
- Il Palazzo del Maestro, che si ergeva più alto di quanto non sia attualmente, prima di essere adattato alle necessità dell'artiglieria da fuoco. *

(continua)

* tratto dal volume " I Cavalieri di Cristo, gli ordini religioso-militari del medioevo XI - XVI secolo" di Alain Demurger

[Modificato da Robert Bruce 01/03/2009 19:43]

01/03/2009 20:20
 
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Per fortuna che sei arrivato tu Robert! Sei il nostro storico di punta... Io ho cercato di dilettarmi, (assieme al buon Tancredi) ma non siamo ai tuoi livelli (almeno non io)! [SM=x1140429]
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02/03/2009 08:55
 
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Re:
Robert Bruce, 01/03/2009 19.43:

Caro House introduco il tema, poi per approfondire si può vedere una bibliografia.
Gli Ospitalieri, con la conquista di Rodi hanno dato vita a un principato ecclesiastico indipendente, simile a quello dei Teutonici in Prussia, ma la sua conquista gettò l'Ordine in una profonda crisi finanziaria. Rodi era uno scalo per i pellegrini che si recavano a Gerusalemme. Nelle loro relazioni di viaggio hanno descritto "l'isola verde" e i suoi annessi. Così il fiorentino Cristoforono Buondelmonti che vi soggiornò otto anni e descrisse al suo ritorno, nel 1420, l'isola di Nisiros dove c'è al "centro una montagna molto elevata, la cui sommità vomita zolfo notte e giorno, poichè l'isola è cava, come sembra, è spesso colpita da terremoti molto violenti". Infatti quelli del 1354 e del 1481 hanno devastato al regione. Erano isole ricche di profotti naturali, marmo di Leros, e zolfo di Nisiros, cereali di Rodi, vini di simi ecc. Questi prodotti aumentavano le esportazioni, ma Rodi doveve comunque procurarsi grano dall'asia minore o dall'occidente. Gli Ospitaliri fondarono commende a Cos, poi a Nisiros (1382). Perfino a Rodi la rete di castelli dettò la suddivisione amministrativa in castellanie; quella della città di rodi in effetti copriva solo la parte di chiamata Borgo. Le rendite dell'isola costituivano la parte del Maestro e sfuggivano al tesoroe al Tesoriere dell'Ordine. Il Maestro gestiva l'isola come principe territoriale, non come capo religioso. Accanto a lui il "convento" raccoglieva i sette, poi otto, baliati conventuali, uno per lingua. dobbiamo ricordare che la lingua di Spagna si era scissa in due (Castiglia/Portogallo da una parte, e Aragona/Navarra dall'altra) nel 1462. Il Convento teneva le sue sedute sempre nell'isola, custode dei buoni usi dell'Ordine, si ergeva a contropotere di fronte alle pratiche autocratiche dei Maestri. Gli Ospitalieri hanno riprodotto l'organizzazione urbanistica della città sullo schema della propria organizzazione. Esssi la scissero in sue insiemi, il "collachion" e il Borgo. Il Borgo era popolato da borghesi e commerciante greci, rodiesi, latini, ebrei, mentre il collachion era riservato ai fratelli dell'Ordine, la muraglia che lo separava dal Borgo assomigliava più a una recinzione monastica che a un muro di difesa. Il palazzo del Maestro, anch'esso cinto da un muro, dominava il collachion. Helion de Villeneuve è all'origine della sua costruzione. Fu sempre lui a cominciare la fortificazione del Borgo. A metà del XIV secolo si elevò la muraglia del Borgo dal lato del mare e si costruirono i moli del porto, sui quali Philibert de Naillac (1369-1421) fece costruire torri di difesa, particolarmente visibili a causa dei mulini a vento che vi funzionavano in tempo di pace: Dopo il terremoto del 1421, Pierre d'Aubusson fece adattare le mura all'artiglieria con cannoni. Rodi si procurava le armi da fuoco in Occidente benchè ci fosse una fonderia di cannoni nella città. Ogni "lingua" aveva un settore di "viale" da difendere. Palazzo, collachion, Borgo, erano tutti cintida mura, dunque. Questa triplice cinta rappresentava la Chiesa con il Borgo che raccoglieva i fedeli, il collachion dove sedevano gli Apostoli e il Palazzo dove troneggiava il Cristo. A Rodi tre edifici simboleggiavano la triplice funzione - religiosa, caritatevole e militare -dell'Ordine:
- La Chiesa conventuale di San Giovanni Battista era riservata ai fratelli che risiadevano nel Collachion, distrutta, è stata ricostruita sulla banchiona del porto;
- l'Ospedale, la cui costruzione, decisa nel 1314, fu completata alla fine del XIV secolo. Il maestro Antoni Fluvian ne fece costruire un altro, più grande e più bello, che fu aperto ai malatinel 1483, è l'edificio attuale;
- Il Palazzo del Maestro, che si ergeva più alto di quanto non sia attualmente, prima di essere adattato alle necessità dell'artiglieria da fuoco. *

(continua)

* tratto dal volume " I Cavalieri di Cristo, gli ordini religioso-militari del medioevo XI - XVI secolo" di Alain Demurger



Veramente bellissimo questo libro...lo consiglio vivamente a chi è interessato agli ordini monastico-cavallereschi...l'unica parte "noiosa" è quella sull'economia e sulla struttura a livello europeo degli ordini...
02/03/2009 14:33
 
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Re:
Re Baldovino, 01/03/2009 23.11:

Per fortuna che sei arrivato tu Robert! Sei il nostro storico di punta... Io ho cercato di dilettarmi, (assieme al buon Tancredi) ma non siamo ai tuoi livelli (almeno non io)! [SM=x1140429]




Quoto in pieno, per fortuna abbiamo Robert [SM=x1140522]
Mi ha fatto venire voglia di leggerlo. Mi sa che in questi giorni lo ritiro, appena ho tempo [SM=g27960] [SM=x1140429]
02/03/2009 14:45
 
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[SM=x1140438] Ma perchè a trieste non si trovano librerie "decenti"? Mannaggia!!
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04/03/2009 22:14
 
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Re:
Re Baldovino, 02/03/2009 14.45:

[SM=x1140438] Ma perchè a trieste non si trovano librerie "decenti"? Mannaggia!!




Uno dei motivi per il quale preferisco ritirare da internet [SM=x1140441] .

Cercando l'ho trovato qua www.ibs.it/code/9788811679318/demurger-alain/cavalieri-di-cristo-...

In questi giorni lo ordino [SM=x1140440] [SM=x1140429]
05/03/2009 00:12
 
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Grazie vecchio [SM=x1140522] , ma forse sono riuscito a trovare una libreria! Grazie lo stesso, in caso userò la tua soluzione! [SM=x1140428] [SM=x1140429]
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05/03/2009 18:39
 
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House, appena ho un pò più di tempo ti posto il seguito degli Ospitalieri a Rodi e a Malta.



















06/03/2009 09:50
 
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Re:
Robert Bruce, 05/03/2009 18.39:

House, appena ho un pò più di tempo ti posto il seguito degli Ospitalieri a Rodi e a Malta.

















[SM=x1140430] [SM=x1140440]




[Modificato da The Housekeeper 06/03/2009 09:51]
06/03/2009 14:51
 
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[SM=x1140429] House ti serve alto o per il momento ti basta quello che sta facnedo Robert? Magari se avevi bisogno di altro lavoravamo "in parallelo"... [SM=x1140428]
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06/03/2009 15:57
 
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Per il momento va benissimo così, se ho particolari richieste ti faccio sapere [SM=x1140440]
06/03/2009 16:43
 
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(continua)
Ogni lingua disponeva di un albergo nel Collachion. Per lo più davano sull'attuale via dei cavalieri, che portava all'ospedale. Gli alberghi erano luoghi di incontro, di pasto per i fratelli di una lingua, ma non luoghi dove pernottare,salvo talvolta per gli ospiti di riguardo. I fratelli quando erano a Rodi doveveno alloggiare altrove, ma obbligatoriamente nel collachion. I cavalieri dell'Ordine doveveno un anno di servizio a Rodi o sull'isola di Cos. E' ciò che allora si definiva le "caravane". Insediandosi a Rodi, gli Ospitalieri hanno trovato l'isola quasi deserta: non ospitava più di una decina di migliaia di abitanti. Un secolo più tardi,e benchè non fosse stata risparmiata nè dalle razzie turche nè dalla peste nera, la città di Rodi contava, da sola, 10.000 abitanti. Gli Ospitalieri hanno seguito una politica pregmatica di sviluppo della loro conquista, che si fondava sul senso di protezione dato alla popolazione locale e sul popolamento. cinque castelli proteggievano Nisiros, un sistema di allarme ottico (fumo di giorno e fuoco di notte) colegava i castelli, avvisando le popolazioni di ogni attacco turco. Ciò non impedì alcune brutte sorprese, come nel 1454 quando le coste di Rodi furono devastate, ma nell'insieme la protezione risultò efficace. Una vera e propria gendarmeria suddivideva a scacchiera le campagne, infatti in ogni villaggio o casale un turcopolo salariato assicurava il mantenimento dell'ordine. All'indomani della conquista, il 14 marzo 1313, Foulques de Villaret promulgò lettere di popolamento che concedevano terre in feudo in cambio del servizio militare. Si conoscono praticamente solo i feudi concessi a Vignolo, di cui gli eredi hanno goduto per un centinaio di anni, o ancora il feudo dell'isola di Nisiros di cui furono investiti, nel 1316, i due fratelli Giovanni e Buonavita Assanti di Ischia, dando in cambio il servizio di una galera armata. In seguito l'Ordine non volle incoraggiare questo sistema feudale per non favorire la costituzione di un'aristocrazia che sarebbe divenuta rivale. Così dopo il periodo in cui fu maestro Foulques de Villaret gli Ospitalieri favorirono l'enfiteusi, concessa a titolo perpetuo in cambio di un censo e acondizione di valorizzare la terra. Questo regime favoriva il piccolo sfruttamento indipendente e fruttava bene tanto ai greci di Rodi quanto ai latini immigrati. Si trattava quindi di colonizzare, sviluppare e coltivare. Rodi non conobbe dunque rivolte nobiliari, tanto più che nell'isola non c'era l'aristocrazia greca degli arconti.
La popolazione greca locale conservò i suoi diritti, in particolare quelli religiosi; le chiese greche, salvo poche eccezioni, non furono confiscate e fu mantenuta la gerarchia greca, malgrado l'insediamento di un arcivescovo e vescovi latini. Nel 1474 i vescovi greci divennro coadiutori dei vescovi latini. Le minoranze religiose siriane (giacobite), armene, ebraiche potevano esercitare liberamente il loro culto. Dopo l'assedio del 1480 e del terremoto che seguì, la sinagoga fu ricostruita a spese dell'Ordine. Per celebrare la vittoria sui turchi furono costruite due chiese nel borgo: la latina Santa Maria della Vittoria e la greca San Pantaleone. Rodi non sfuggì comunque all'ondata antiebraica che colpì l'occidente alla fine del XV secolo. Nel 1502 il maestro Pierre d'Aubusson decretò l'espulsione degli ebrei dall'isola; il provvedimento fu applicato solo molto approssimativamente, ma la minaccia restava. Greci, latini e altri coesistevano liberamente nel Borgo di Rodi, parte attiva e animata della città. Italiani e provenzali vi avevano acquistato case. Gli abitanti godevano dello statuto di borghesi ed erano sottomessi alla legislazione e ai regolamenti dei "Capitula Rhodi", statuti codificati fin dal momento dell'insediamento degli Ospitalieri, rimaneggiati e completati il 24 febbraio 1510.
(continua)

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