Consapevole di non poter sconfiggere i bizantini in campo aperto, Krum decise di cercare di sfruttare la sua conoscenza dei luoghi per far cadere in trappola Niceforo, confidando anche nel fatto che forse,
per il successo conseguito, egli poteva essere più incauto e disinvolto. E aveva ragione. Convinto che la campagna bulgara fosse ormai poco più che una formalità, Niceforo cominciò a trascurare le normali precauzioni,
e soprattutto quella di perlustrare in anticipo la zona in cui si muoveva. Il suo esercito finì così nella trappola che Krum aveva teso in una vallata incassata a nord di Pliska. L'ingente esercito di Niceforo marciava inconsapevole del
pericolo, fino a quando i cavalieri dell'avanguardia gli portarono l'incredibile notizia che i bulgari avevano bloccato lo sbocco della valle con una palizzata di tronchi. Ancor prima che si potesse dare ordine di ritirata, i cavalieri
della retroguardia comunicarono che all'ingresso della valle erano comparse delle truppe bulgare che avevano respinto i tentativi dei bizantini di impedir loro di erigere un altra palizzata. I bizantini erano dunque in trappola
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