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Bisanzio e le sue storielle

Ultimo Aggiornamento: 30/08/2011 16:29
14/11/2009 08:59
 
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come sputtanare un impero

BATTESIMO GRECULO

raramente gli storici hanno saputo i dettagli riguardanti i numerosi battesimi reali che hanno avuto luogo durante i secoli. Nonostante ciò và ricordato un battesimo in particolare: Nel 742 l'imperatore Leone III morì e gli successe al trono Costantino, che avrebbe portato per tutta la vita lo spiacevole soprannome di Copronimo. Secondo alcuni si sarebbe guadagnato questo titolo in seguito a uno sfortunato incidente occorsogli durante il suo battesimo nel 718, quando defecò nella fonte battesimale

LA PISCIA IN FACCIA

Eraclio divenne imperatore nel 610, all'età di 36 aNNI, e sposò Fabia Eudocia, che gli diede 2 figli. Dopo 2 anni Eudocia morì di parto ed Eraclio decise di sposare la nipote Martina. Ciò provocò scalpore a costantinopoli, visto che la chiesa considerava il matrimonio incestuoso
ma Eraclio si era posto al di sopra della legge e aveva sbattuto in faccia la nuova moglie a tutti coloro che avevano osato criticarlo, dedicandole gran parte del suo tempo e portandosela dietro durante le sue grandi campagne militari.
Gli abitanti di costantinopoli ritenevano che l'unione fosse un grave peccato e che avrebbe attirato su di sè e sulla città la collera divina, e a conferma di questo adducevano il fatto che dei 9 figli avuti da Martina, 4 erano morti in gioventù e altri 2 erano mentalmente e fisicamente inabili. Ma Eraclio continuava a rifiutarsi di abbandonare la moglie, anzi decretò che alla sua morte i figli della donna si sarebbero spartiti il regno con quelli di Eudocia
La vecchiaia di Eraclio fu funestata da due tragedie che ebbero gravi conseguenze sia personali che politiche.
Eraclio cominciò a soffrire di disturbi sia mentali che fisici. Cominciò a soffrire di una strana fobia : la paura dell'acqua. Di ritorno a costantinopoli dalla siria scoprì che a causa di questa fobia non era in grado di attraversare l'ellesponto. Anche bere un bicchiere d'acqua era diventata per lui una vera sfida.
Alla fine riuscì a ritornare in patria solo quando venne costruito un grande ponte di barche e venne messa una lunghissima palanca ricoperta di sabbia tra le imbarcazioni per permettergli di passare. Perfino allora ogni metro del ponte era sorvegliato da un soldato con lo scudo alzato per evitare che l'imperatore vedesse anche una sola goccia d'acqua
Come se non bastasse Eraclio sviluppò una terribile malattia del tratto urinario. A causa di questa malattia, come racconta lo storico Niceforo " ogni volta che svuotava il suo ventre dall'acqua era costretto a poggiare una tavola di legno sullo stomaco per evitare che l'urina gli arrivasse sul viso


prossimamente nuove gustose avventure del'ineffabile impero dei basileus

con simpatia [SM=x1140440]
14/11/2009 09:47
 
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14/11/2009 10:00
 
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tutte cose che si trovano sui manuali di storia bizantina...come sputtanare un impero...bella questa...



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


14/11/2009 14:15
 
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Re:
Xostantinou, 14/11/2009 10.00:

tutte cose che si trovano sui manuali di storia bizantina...come sputtanare un impero...bella questa...




beh, oltre a questo, e' noto a tutti che Bisanzio e' al primo posto come manuale di auto-distruzione a causa degli intrighi politici a corte anche durante i periodi di guerra...
14/11/2009 14:26
 
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Fulcherio, come hai osato?
14/11/2009 14:32
 
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Re: Re:
davide283, 14/11/2009 14.15:


beh, oltre a questo, e' noto a tutti che Bisanzio e' al primo posto come manuale di auto-distruzione a causa degli intrighi politici a corte anche durante i periodi di guerra...




quello sicuramente è molto più grave, oltre che assolutamente vero. Molto spesso nei momenti più delicati le lotte di palazzo andarono a guastare i tentativi di rinascita della potenza bizantina, oltre al fatto che in molti di questi casi alle trame si aggiungeva una figura inadatta o addirittura incompetente sul trono imperiale.
Ciò nonostante anche se a Costantinopoli ciò succedeva un po' più di frequente ed in modo fin troppo clamoroso, queste cose capitavano in tutte le corti d'europa.



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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14/11/2009 14:39
 
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Re: Re: Re:
Xostantinou, 14/11/2009 14.32:




quello sicuramente è molto più grave, oltre che assolutamente vero. Molto spesso nei momenti più delicati le lotte di palazzo andarono a guastare i tentativi di rinascita della potenza bizantina, oltre al fatto che in molti di questi casi alle trame si aggiungeva una figura inadatta o addirittura incompetente sul trono imperiale.
Ciò nonostante anche se a Costantinopoli ciò succedeva un po' più di frequente ed in modo fin troppo clamoroso, queste cose capitavano in tutte le corti d'europa.




verissimo, queste lotte hanno minato molto la capacita' combattiva e di reagire nei confronti delle minacce esterne da parte di Costantinopoli, vero che queste cose succedevano anche nelle altri corti d'Europa, ma in modo infinitamente minore, basti pensare che la dinastia Piast governo' la Polonia per 400 anni, anche se nell'ultima parte della loro dinastia, circa nel 1200 avanzato, frammenarono il regno in tanti piccoli ducati
14/11/2009 15:10
 
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comunque devi sempre tenere a mente una cosa, a Costantinopoli i concetti di "classe nobiliare" e "dinastia" erano sconosciuti, potenzialmente chiunque poteva venire associato al trono, soldato o contadino, mercante o funzionario, greco o straniero. Senza contare che c'era di base una forma di istruzione pubblica accessibile a tutte le classi sociali di ogni angolo dell'impero e generalmente l'ascesa sociale era mossa dal principio meritocratico basato sulla cultura, più eri colto e più facilmente potevi passare le selezioni che aprivano le porte ad incarichi più prestigiosi (e relativi benefici economici)...e più ti dimostravi capace e più possibilità avevi di ricoprire incarichi a corte (idem per gli ufficiali dell'esercito, i più capaci e valenti venivano promossi). Una volta a corte potevi guadagnarti i "voti" necessari ad ascendere al trono.

Quindi puoi ben immaginare che una concezione simile del potere regale non fosse quella dinastio-feudale occidentale e dava maggior adito a congiure...se la corte, l'esercito, il clero ed il popolo ritenevano un sovrano indegno non ci mettevano molto a cacciarlo ed a sostituirlo con qualcun altro di loro gradimento, indipendentemente da chi fosse e da dove venisse.



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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Re:
Xostantinou, 14/11/2009 15.10:

comunque devi sempre tenere a mente una cosa, a Costantinopoli i concetti di "classe nobiliare" e "dinastia" erano sconosciuti, potenzialmente chiunque poteva venire associato al trono, soldato o contadino, mercante o funzionario, greco o straniero. Senza contare che c'era di base una forma di istruzione pubblica accessibile a tutte le classi sociali di ogni angolo dell'impero e generalmente l'ascesa sociale era mossa dal principio meritocratico basato sulla cultura, più eri colto e più facilmente potevi passare le selezioni che aprivano le porte ad incarichi più prestigiosi (e relativi benefici economici)...e più ti dimostravi capace e più possibilità avevi di ricoprire incarichi a corte (idem per gli ufficiali dell'esercito, i più capaci e valenti venivano promossi). Una volta a corte potevi guadagnarti i "voti" necessari ad ascendere al trono.

Quindi puoi ben immaginare che una concezione simile del potere regale non fosse quella dinastio-feudale occidentale e dava maggior adito a congiure...se la corte, l'esercito, il clero ed il popolo ritenevano un sovrano indegno non ci mettevano molto a cacciarlo ed a sostituirlo con qualcun altro di loro gradimento, indipendentemente da chi fosse e da dove venisse.




capito, quindi tutta un'altra scala sociale rispetto all'occidente, cmq un po' piu' di coscienza sociale-politica da parte dei cittadini dell'impero avrebbe salvaguardato sicuramente Costantinopoli, sfortunata cmq anche ad avere una sfilza di monarchi incompetenti, con l'ultimo imperatore arrivato troppo tardi per fare qualcosa, cmq non solo i monarchi fanno la differenza fra la fine di un impero e la sopravvivenza, l'ultimo re Normanno di Sicilia, Tancredi, e' stato un sovrano abile, ma la corruzione per il potere che regnava alla corte di Palermo destabilizzarono il tutto, corte Normanna che negli ultimi periodi di vita puo' ben rivaleggiare per intrighi con quella bizantina, oltre alla multietnicita' i monarchi normanni si ispiravano ai basileus bizantini e questa puo' essere una causa delle congiure (proprio negli ultimi periodi avevano adottato una scala sociale simile pure i Normanni, esempio lampante Maione di Bari)
14/11/2009 18:17
 
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Considerate una cosa, bisanzio ebbe dinastie più stabili del impero romano , pur mantenendo intatta , almeno per la maggiorparte, la struttura sociale.
Sicuramente questa struttura crea una situazione simile da un certo punto di vista a quella odierna, ci sono imperatori messi su solo per volontà popolare, tanto che la propaganda verso i cittadini era fondamentale, il popolo ieri come oggi guarda ciò che gli interessa nel breve periodo senza considerare ciò che questa scelta può procare a lungo termine.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
15/11/2009 02:34
 
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Re: Re:
davide283, 14/11/2009 18.06:

cmq un po' piu' di coscienza sociale-politica da parte dei cittadini dell'impero avrebbe salvaguardato sicuramente Costantinopoli, sfortunata cmq anche ad avere una sfilza di monarchi incompetenti, con l'ultimo imperatore arrivato troppo tardi per fare qualcosa




beh come accade tutt'oggi i cittadini si preoccupavano del qui ed ora, non delle politiche sul lungo periodo...

non è proprio vero che ebbe una sfilza di monarchi incompetenti, anzi, alcune volte semplicemente il monarca era valido ma era la situazione in cui si trovava al momento in cui regno ad essere totalmente inadatta alle sue qualità, rendendolo un mediocre...gran sfortuna fu invece in alcuni episodi particolarmente drammatici in cui la situazione era veramente buia e l'impero era retto dal più grosso pirla del mediterraneo orientale, non capitò spesso ma capitò in un paio di occasioni fondamentalmente cruciali.



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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15/11/2009 03:25
 
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Grande Fulcherio, queste chicche sono troppo spassose! [SM=x1140441]
15/11/2009 07:37
 
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come sputtanare un impero
IL SENSO DEL DIS-ONORE DEI GRECULI


Nell'813 il khan bulgaro Krum assediava costantinopoli.
L'iperatore bizantino Leone V, vista l'impossibilità di cacciare via il nemico, prese accordi per una trattativa. Invitò Krum a recarsi sulla spiaggia vicino alla porta delle Blacherne, là lo avrebbe incontrato ed entrambi sarebbero stati accompagnati solo da tre uomini di scorta, tutti disarmati. Ma Leone non aveva intenzione di giocare pulito e la notte prima aveva riempito le case circostanti di soldati destinati a uccidere Krum a un dato segnale. Il gorno dopo Krum arrivò a cavallo e aspettò la barca di Leone.
Quando arrivò l'imperatore, accompagnato dai tre uomini di scorta uno di loro si tolse l'elmo, che era il segnale convenuto per l'attacco. Sfortunatamente però, i greculi non sapevano che il gesto di scoprirsi il capo alla presenza del Khan era giudicato una grave mancanza di rispetto. Krum si offese all'istante montò a cavallo e girò i tacchi, proprio quando i soldati bizantini uscivano fuori dai loro nascondigli. Per completare il fiasco, i bizantini di vedetta sulle mura si misero a sbraitare "la croce ha trionfato" col solo risultato di avvisare Krum del pericolo che correva sicchè egli si affrettò a fuggire sotto una pioggia di frecce.


ola e a presto [SM=x1140440] , con le gesta del ineffabile impero dei basileus
(fatto dai romani e scippato dai greculi)

[Modificato da Fulcherio, 15/11/2009 07:46]
15/11/2009 11:34
 
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Re: come sputtanare un impero
Fulcherio,, 15/11/2009 7.37:

IL SENSO DEL DIS-ONORE DEI GRECULI
Nell'813 il khan bulgaro Krum assediava costantinopoli.
L'iperatore bizantino Leone V, vista l'impossibilità di cacciare via il nemico, prese accordi per una trattativa. Invitò Krum a recarsi sulla spiaggia vicino alla porta delle Blacherne, là lo avrebbe incontrato ed entrambi sarebbero stati accompagnati solo da tre uomini di scorta, tutti disarmati. Ma Leone non aveva intenzione di giocare pulito e la notte prima aveva riempito le case circostanti di soldati destinati a uccidere Krum a un dato segnale. Il gorno dopo Krum arrivò a cavallo e aspettò la barca di Leone.
Quando arrivò l'imperatore, accompagnato dai tre uomini di scorta uno di loro si tolse l'elmo, che era il segnale convenuto per l'attacco. Sfortunatamente però, i greculi non sapevano che il gesto di scoprirsi il capo alla presenza del Khan era giudicato una grave mancanza di rispetto. Krum si offese all'istante montò a cavallo e girò i tacchi, proprio quando i soldati bizantini uscivano fuori dai loro nascondigli. Per completare il fiasco, i bizantini di vedetta sulle mura si misero a sbraitare "la croce ha trionfato" col solo risultato di avvisare Krum del pericolo che correva sicchè egli si affrettò a fuggire sotto una pioggia di frecce.



un episodio come infiniti altri nella storia del mondo indipendentemente dal chi fu a compierlo...se dovessimo cercare tra i latini ne ritroveremmo a migliaia di eventi simili

Fulcherio,, 15/11/2009 7.37:

(fatto dai romani e scippato dai greculi)



fatto dai romani e scippato dai greci sto ca**o, finché l'aquila sventolò libera su Trebisonda nel 1461 tanto l'ultimo degli stratioti quanto il Basileus regnate chiamavano se stessi ROMANI, ed a maggior diritto di quanto questo titolo lo portassero i sudditi del SRI.



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Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
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"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


15/11/2009 11:59
 
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mi scusassero, ma a me non mi frega niente del sri, mica sono assurdamente nazionalista di una potenza ormai scomparsa [SM=x1140476] , a pensarci bene proprio io non sono nazionalista, non tengo valori nazionali di alcun genere, neanche per l'italietta ladrona di oggi

non me ne può fregare di meno del sri [SM=x1140440], e neanche dei latini [SM=g1546279]



lascia che un ignorante come me si esprima come vuole, senza prenderla dal lato personale, in fin dei conti, come già hai avuto modo di dire sono solo un ignorante che scrive stupidaggini, e quindi se vuoi intervieni ma senza quotare i miei interventi, che sennò poi uno si sente in obbligo di rispondere, per educazione senonaltro [SM=x1140440]
non ti curar di loro ma guarda e passa

perfavore continiuamo a ignorarci cordialmente [SM=x1140440]

ciao
15/11/2009 12:15
 
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le inesattezze non vanno corrette di certo a beneficio tuo bensì a beneficio dei lettori che vi possono trarre informazioni errate.

ignorami anche se ti quoto, io mica quoto te, quoto la cazzata.



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


16/11/2009 09:28
 
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Re: come sputtanare un impero
Fulcherio,, 15/11/2009 7.37:

IL SENSO DEL DIS-ONORE DEI GRECULI


Nell'813 il khan bulgaro Krum assediava costantinopoli.
L'iperatore bizantino Leone V, vista l'impossibilità di cacciare via il nemico, prese accordi per una trattativa. Invitò Krum a recarsi sulla spiaggia vicino alla porta delle Blacherne, là lo avrebbe incontrato ed entrambi sarebbero stati accompagnati solo da tre uomini di scorta, tutti disarmati. Ma Leone non aveva intenzione di giocare pulito e la notte prima aveva riempito le case circostanti di soldati destinati a uccidere Krum a un dato segnale. Il gorno dopo Krum arrivò a cavallo e aspettò la barca di Leone.
Quando arrivò l'imperatore, accompagnato dai tre uomini di scorta uno di loro si tolse l'elmo, che era il segnale convenuto per l'attacco. Sfortunatamente però, i greculi non sapevano che il gesto di scoprirsi il capo alla presenza del Khan era giudicato una grave mancanza di rispetto. Krum si offese all'istante montò a cavallo e girò i tacchi, proprio quando i soldati bizantini uscivano fuori dai loro nascondigli. Per completare il fiasco, i bizantini di vedetta sulle mura si misero a sbraitare "la croce ha trionfato" col solo risultato di avvisare Krum del pericolo che correva sicchè egli si affrettò a fuggire sotto una pioggia di frecce.


ola e a presto [SM=x1140440] , con le gesta del ineffabile impero dei basileus
(fatto dai romani e scippato dai greculi)





ancora, ancora.. [SM=x1140486]
16/11/2009 10:28
 
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dai ragazzi non portatela sul piano personale... il topic è carino e magari si potrebbe estendere anche ad episodi di tutte le potenze dell'epoca, per continuare a farsi quattro risate in compagnia. E' normale che in un Impero millenario come quello Bizantino siano successe cose di questo genere, come ne sono successe molte altre (anche più comiche) nel resto d'Europa e del mondo [SM=g27960]
16/11/2009 11:28
 
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già...senza contare che deridere Eraclio I perché malato di idropisia equivale a deridere un disabile o un malato di cancro dei giorni nostri...un conto è farsi quattro risate su cose comiche, un conto deridere cose tutt'altro che comiche come malattie gravi oppure usare banali ovvietà comuni a qualsiasi stato di qualsiasi epoca allo scopo di denigrare qualcuno in particolare.



------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


16/11/2009 11:54
 
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Per ora non mi pare che siano state dette cose divertenti , ma avvenimenti abbastanza comuni esposti come insulti alla storia di uno stato, ridendo delle disgrazie altrui , non comprendo perchè aprire un topic del genere solo per ripicca verso un altro utente.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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