HS BC 6.3: VIVERE EST MILITARE....TOPIC DELLA DIPLOMAZIA

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Il Tristo Mietitore
00sabato 31 agosto 2013 13:07
Re:
Noi nobile Priore di Pisa desideriamo ricordare all'Imperatore che se, come afferma lui medesimo, deve rendere conto solo a Cristo delle sue azioni, ebbene pare che il Vicario di Cristo (o forse l'Imperatore non ne riconosce l'autorità?) non abbia una grande opinione del suo operato attuale.



Desideriamo altresì sommessamente ricordare che la pace che Voi intendete riportare in Italia già regnava prima del vostro intervento. Intervento che è avvenuto tra l'altro senza nulla sapere di cosa stava avvenendo nelle trattative di pace che intercorrevano tra noi e il sovrano Aragonese. Certo, a meno che non ci fosse un vostro informatore, nel qual caso si confermerebbe che anche voi avete il vizio di inviare delle spie in giro per gli latri reami.
Desideriamo farvi infatti notare che anche se avete la memoria corta, siete stato proprio voi il primo a fare ciò nei confronti del sovrano Ungherese, senza che questo potesse essere giustificabile in alcun modo. Rileggere le precedenti pagine della diplomazia potrebbe aiutare a rimembrare.

Infine voi dite che da parte nostra avete ricevuto fin da subito recriminazioni, minacce e insulti. Gli insulti non ci sono stati. Le eventuali (??) minacce ci sono state solamente in seguito al vostro attacco mentre ancora erano in corso dei negoziati di pace (del cui esito nulla potevate sapere ricordiamolo) e chiamare recriminazioni il fatto di avervi fatto notare che vi avevamo sempre servito fedelmente proteggendo la vostra persona ci pare francamente una mistificazione. Certamente eravamo risentiti di vederci fare la morale da chi non aveva avuto alcuno scrupolo ad usare in precedenza gli stessi mezzi che in quel momento biasimava!

Giunti a questo punto, considerando che una molto probabile scomunica papale incombe sia sulla vostra persona sia sul sovrano aragonese (Vi rammentiamo umilmente che se scomunicati tutti i vostri diritti da voi rammentati decadrebbero immadiatamente), e considerando anche le ultime dichiarazione dei nostri alleati Polacchi e Magiari, riteniamo che sarebbe sicuramente la cosa migliore per tutti deporre le armi e giungere ad un accordo che riporti veramente la pace e la prosperità in Italia.
Pertanto dichiariamo ufficialmente che:
Al sovrano Aragonese proponiamo di mantenere il controllo su Asti e di ricevere un tributo di 3500 bisanti. Ci sembra che al confronto dei 5000 bisanti da lui inizialmente richiesti si tratti per lui di un accordo molto vantaggioso. Inoltre i suoi mercanti avranno immediatamente libero accesso alle nostre terre e alle risorse economche disponibili.
all'Imperatore chiediamo di scegliere fra due possibilità:
- mantenere il possesso del castello di Lugano in cambio di un indennizzo di 25000 bisanti (cifra inferiore a quella menzionata dal Re Polacco;
- resituire la suddetta fortezza ricevendo in cambio un tributo di 3000 bisanti.
Ovviamente includendo gli stessi accordi commerciali proposti al re Aragonese.

Ci auguriamo che entrambi i sovrani valutino le nostre proposte e ci facciano avere tempestivamente una risposta. Fino ad allora non prenderemo alcuna decisione.

In fede, Priore maiore Roberto della Gherardesca

Arantal Elenna, 05/08/2013 18:12:

Noi, Imperatori di tutti i Romani e Re di Germania, Rettori dell'Orbe e Difensori della Fede,

Avendo letto con sommo rammarico e profonda costernazione gli editti ed i proclami del Re di Polonia e del Re degli Ungari, ora innanzi ai nostri occhi, nel pieno della Nostra Maestà e della Nostra Potenza, constatiamo come la malafede lombarda abbia intaccato il giudizio di alcune corti europee.

Sebbene Noi non si debba render conto a nessuno, se non a Cristo, unico giudice delle Nostre Azioni, è doveroso far alcune precisazioni, perché nessuno possa offendere la Verità, che tra tutte le virtù è la sommamente amata da Nostro Signore.

Il Nostro non è stato un attacco a tradimento. La Maestà dell'Imperatore aveva esortato pacificamente la Città di Pisa ad accordarsi col Piissimo e Nobilissimo Re d'Aragona in quanto titolare di diritto delle terre governate da Pisa medesima, la cui libertà, ricordiamo è per Nostra Graziosa Concessione, ricevendone solo recriminazioni, insulti e minacce. La Nostra è una risposta legittima e doverosa, volta a ristabilire la pace in Italia.

Pertanto invitiamo il Re degli Ungari a ricredersi riguardo alla guerra con Noi, siamo disposti a perdonare il suo tradimento, perché di questo si tratta, senza alcuna conseguenza, perché la Pace è preferibile alla Guerra laddove è possibile. Nel caso egli persistesse nella sua avventata decisione, interverremo come è prescritto dalle Sacre Scritture, dal Diritto e dalla Nostra Volontà.

Auspichiamo che i messi magiari, vengano a conferire con Noi, la Nostra mano è tesa in segno di Pace.

Per quanto riguarda il Regno di Polonia, l'Imperatore si riserva il tempo concessogli per riflettere sulla proposta inoltratagli.


Così è stabilito e deciso e comunicato.




ndrgemm
00lunedì 2 settembre 2013 16:53
(//scusate se rispondo solo ora, ma sono appena tornato ed è da giorni che il sito non va)

Sua Maestà Re d'Aragona, Re d'Italia, duca di Navarra, duca di Tolosa, duca di Aquitania e Provenza, conte di Barcellona, annuncia che

Rifiutiamo la proposta di pace del mercante pisano, per i seguenti semplici motivi:
Il mercante è stato destituito da un editto imperiale, perciò non si tratta più di riparare all'offesa ricevuta dalle disonorevoli azioni pisane, ma si tratta di liberare il Regno d'Italia da un usurpatore; negando all'Imperatore la sua autorità sull'Italia, parte del Sacro Romano Impero, si è compiuta fellonia.
Accettando la proposta da parte Nostra vorrebbe dire negare l'editto, diventare Noi Stessi felloni e disonorati, riconoscendo al pisano le restanti terre in suo momentaneo possesso. Ma a questo punto nemmeno il Perdono imperiale può assicurarvi l'Italia, di cui Noi siamo stati investiti; potrà forse assicurarvi salva la vita, un rendita per sussistenza, la città di Pisa se sarete particolarmente convincente nel pentirvi del vostro Tradimento.

Riguardo alle conoscenze che l'Imperatore dei rapporto diplomatici tra il Re d'Aragona e il mercante pisano, è ovvio che ne è stato messo al corrente tramite il suo ambasciatore a Barcellona, essendo la Nostra diplomazia pubblica, così come sono chiare ai tutti i principi cristiani le Nostre azioni, i Nostri motivi e le Nostre rivendicazioni.

Riguardo alle minacce di scomunica, sono solo l'ultima risorsa che i pisani possono giocare. Crediamo però che il Papa non si lascerà corrompere dal denaro dei mercanti, lui che conosce bene le leggi di Dio e quelle degli uomini che fanno di Noi Re d'Italia, e di voi un traditore e fellone.

Ma il Re d'Aragona non è assetato di sangue, e, sebbene la pace non possa essere barattata con le consuetudini feudali e le leggi che reggono il nostro Mondo, vale ben qualche soldo;
Vi offriamo di mantenere Pisa e il suo ricco porto, fuori dall'autorità Nostra e quindi Imperiale, che tanto disprezzate, se riconoscerete il Titolo Nostro di Re d'Italia. A queste condizioni, vi permettiamo di ritornare alla vostro naturale ruolo, la mercatura, aprendo i Nostri porti e le Nostre risorse ai vostri mercanti.

Per quanto riguarda i Polacchi e i Magiari, ribadiamo la nostra alleanza, in virtù dell'investitura al Regno d'Italia, con l'Imperatore, e ricordiamo ai Re dell'Est che scegliere di appoggiare il mercante pisano, in questa controversia, vuol dire rinnegare le leggi feudali, le consuetudini che rendono noi, nobili d'Europa, Re e Signori cristiani.
ndrgemm
00lunedì 16 settembre 2013 13:17
Sua Maestà il Re d'Aragona, Re d'Italia, duca di Navarra, duca di Tolosa, duca di Aquitania e Provenza, conte di Barcellona, annuncia che

A seguito dell'appello del Papa ad una tregua momentanea, il Re d'Aragona ha deciso umilmente di sospendere la campagna militare contro Pisa. L'intervento di potenze straniere in questo conflitto, che riguarda soltanto l'Impero, ha provocato un allargamento del conflitto preoccupante, ed il Re intende in questo senso le parole del Pontefice. Questa pausa permetterà alla diplomazia di lavorare, ed ai Re dell'Est di riflettere sull'opportunità del loro intervento. Però, le parole del pontefice si riferiscono alle genti Italiche, quindi il Re d'Aragona si sente libero di intervenire a difesa dell'Impero dovunque esso sia minacciato, sapendo che anche il Pisano vorrà ottemperare alle parole di Sua Santità e che quindi le Nostre armate potranno svernare nelle roccaforti imperiali dell'est.
GlaucopideSophia1
00martedì 24 settembre 2013 23:27
Annuciamo la nostra entrata in guerra contro i cavalieri venuti dal nord.
I nostri motivi sono semplici, è ormai da tempo che notiamo degli strani movimenti da parte del nostro vicino, suoi sacerdoti nelle nostre terre, emissari che invece di parlare o andare oltre si fermano in una nostra regione e si limitano a girarla, come se stessero raccogliendo informazioni, e infine scopriamo che a Balarm c'è un grande esercito , l'unico su tutto il territorio normanno , radunato in fretta e furia negli ultimi tempi, e che nel suo porto si trova una flotta, l'unico motivo sensato per queste azioni è la preparazione di un invasione contro di noi, ma noi non la permetteremo.
Come punizione noi rivendichiamo i nostri antichi territori del Ifriqiya e Siqilliyya, che in passato gli infedeli ci hanno sottratto, e non ci fermeremo fino a quando gli avremo riconquistati.

Il Tristo Mietitore
00mercoledì 25 settembre 2013 14:00
Noi Priore di Pisa siamo ansiosi di conoscere la decisione presa dall'imperatore riguardo all'ultimatum pronunciato dal Re Polacco.

I due turni di tempo concessi per riflettere sono trascorsi, e da ciò dipenderanno molte delle nostre future scelte e non solo.

In fede,

Prior Maiore Roberto della Gherardesca
dankfonicus
00martedì 1 ottobre 2013 11:13
Il Regno di Polonia, preso atto del tradimento dell'alleanza da parte della Francia, chiamata alle armi dall'Imperatore dei Germani, dichiara irrevocabilmente guerra al Regno dei Germani ed al Regno dei Franchi.

P.s. ATTENZIONE ALLA REGOLA DELL'USO DELLE SPIE PER I FORTINI: SE DENTRO CI SONO ALMENO 5 UNITA'; NON POTETE FAR APRIRE LE PORTE!!
Il Tristo Mietitore
00martedì 1 ottobre 2013 17:03
Noi Priore di pisa ci rammarichiamo enormemente del tradimento da parte dell'alleato Francese, il quale forse si era scordato di comunicare lo scioglimento dell'alleanza nei nostri confronti prima di attaccare...
D'altra parte non ci si poteva attendere nulla di più da parte di un sovrano che prima invita ad una crociata contro i Mori, poi accampa scuse di presunta debolezza per non intervenire in nostro aiuto contro il Re d'Aragona e infine utilizza le sue forti armate professionali (la seconda attende solamente un imbarco presso Ais) per attaccare un re cristiano in combutta coi musulmani. Per non parlare della spia mandata in giro per i nostri possedimenti, senza che alcuno dei soloni che tanto si erano indignati per il nostro agire dicesse alcunchè. Ma evidentemente se certe azioni le commettono i Re sono meno riprovevoli!
Inoltre ci teniamo a sottolineare che in attesa dell'intervento pubblico dell'Imperatore (a più riprese sollecitato e mai giunto) avevamo deposto le armi contro l'Aragona e l'Impero tranne il riprenderci il forte occupato in Sardegna (come immaginiamo abbia fatto o farà -giustamente- il sovrano Aragonese col forte vicino Asti).
Con il suo intervento il re francese ha allontanato la possibilità di una conclusione pacifica del conflitto ma soprattutto ha rivelato la sua vera natura e lealtà. Simili alleati meglio perderli che trovarli. Si rammentino queste parole il sovrano Aragonese e l'Imperatore, quando verranno traditi a loro volta.

In fede,
Priore Maior Roberto della Gherardesca
ndrgemm
00martedì 1 ottobre 2013 23:37
il Mercante Pisano crede di minacciare un Nostro alleato, il nobilissimo Re di Francia, e il Sultano dei Mori, altro nostro fidato amico, per poi parlare con Noi di pace.
Ma più delle vostre offese valgono i fatti; il forte in Sardegna è stato conquistato versando il sangue dei Nostri soldati; questo è una plateale violazione della tregua. Il mercante cerca le parole per affabulare i Re dell'Est, ma sul campo riaffiora la sua vera natura.
La tregua è stata infranta, e Pisa ha pagato caro; la sua cavalleria pesante ed il resto dell'armata sono state annientate alle porte di Genova, e lo stesso Priore ha trovato la morte per mano del Re, insieme ad un suo alfiere. E dato che i mercenari al comando dei quali il priore si crede un Lord sono pagati profumatamente, il porto di Pisa è bloccato dalla nostre potente flotta mediterranea. Ormai la guerra è persa per Voi, che se ne rendano conto anche i re dell'Est.
_steaphan_
00venerdì 4 ottobre 2013 13:16
La mancanza di parola in risposta alle nostre legittime richieste, gli affronti ai danni del re Polacco da parte degli alleati Imperiali e le continue scorribande Aragonesi ai danni del nostro alleato Pisano non possono più restare impunite.
Il popolo Magiaro conferma la sua dichiarazione di Guerra all'Impero ponendo sotto assedio la città di Vienna e il forte situato nella stessa provincia.
La Luce del Signore illuminerà i nostri sentieri

In Fede
Kiraly Gheza II Arpad, Sovrano d'Ungheria
zenap82
00sabato 5 ottobre 2013 23:18
Re:
GlaucopideSophia1, 24/09/2013 23:27:

Annuciamo la nostra entrata in guerra contro i cavalieri venuti dal nord.
I nostri motivi sono semplici, è ormai da tempo che notiamo degli strani movimenti da parte del nostro vicino, suoi sacerdoti nelle nostre terre, emissari che invece di parlare o andare oltre si fermano in una nostra regione e si limitano a girarla, come se stessero raccogliendo informazioni, e infine scopriamo che a Balarm c'è un grande esercito , l'unico su tutto il territorio normanno , radunato in fretta e furia negli ultimi tempi, e che nel suo porto si trova una flotta, l'unico motivo sensato per queste azioni è la preparazione di un invasione contro di noi, ma noi non la permetteremo.
Come punizione noi rivendichiamo i nostri antichi territori del Ifriqiya e Siqilliyya, che in passato gli infedeli ci hanno sottratto, e non ci fermeremo fino a quando gli avremo riconquistati.





Come successore del defunto Re Normanno non posso che smentire le vostre parole frutto del silenzio...e del desio di sangue.
I nostri emissari stanno raggiungendo la vostra corte al contrario dei vostri mai arrivati o mai inviati a corte..se non per tradire la fiducia ed uccidere Re Guglielmo il Saggio.
Giulio.1985
00sabato 12 ottobre 2013 14:17
Il Nuovo Califfo, guida suprema dell'Islam Sunnita, saluta tutte le genti vicine e lontane e conferma i diritti commerciali ai Rum, che gia' possedevano presso di noi accordi stipulati dal nostro predecessore.

Poiche' le nostre terre sono sacre, come e' sacra la sacra parola del vicario del profeta, diffidiamo qualsiasi entrata nelle nostre terre da parte di infedeli con empie intenzioni, che non verranno tollerate in nessuna maniera.

Il Califfo inoltre informa il nostro alleato, il sovrano della vicina Giorgia che un nostro esercito si trova bloccato nelle steppe Cumane e deve rientrare in Armenia....Gli chiediamo quindi il permesso di transito sulle sue terre o se non fosse d'accordo di lasciarci una sua fortezza che occupa il naturale passo montano tra le regioni del caucaso di propieta' del califfato e le pianure dei Cumani da noi occupate sotto la guida del Califfo precedente...
Invitiamo il Sovrano di Georgia a rivolgersi a noi per manifestare a noi le sue decisioni.

mandrake(83)
00lunedì 21 ottobre 2013 14:48
L'impero Bizantino comunica la leggittimazione dei domini Pisani sul suolo Italico e in quanto unico continuatore della tradizione romana,siamo gli unici a poter decidere su chi possa regnare sul suolo Italico.Quindi disconosciamo chiunque voglia appropriarsene senza la nostra approvazione.
In seguito a ciò dichiariamo guerra ad Aragonesi,Francesi e Siculi.
Sul fronte Orientale,data la moltetudine di truppe Turche nelle città di confine,nonostante fosse una zona pacificata,dichiariamo guerra pure ai Turchi.
In fede
Basileus Manuele Comneno
ndrgemm
00lunedì 21 ottobre 2013 20:41
I normanni del Sud non sono forse legati da un'alleanza militare al mercante Pisano? Egli accetterebbe supporto da chi vuole spodestare i suoi alleati? E il Nobile Re d'Ungheria, non è forse anch'esso alleato del Re di Sicilia? Non ha forse il dovere di intervenire contro il Basileus?
Forse non sarà un problema per il Pisano, che non ha più forze nemmeno per difendere il suo porto, ma i Re dell'Est sono considerati essere più onorevoli; non è forse in virtù di un'alleanza che hanno innalzato i vessilli di guerra?
Il Tristo Mietitore
00lunedì 21 ottobre 2013 20:57
Proprio voi parlate di lealtà? proprio voi che avete attaccato a tradimento approfittando del fatto che eravamo impegnati in trattative con voi e avevamo sguarnito il fronte come segno di buona volontà?
Voi che siete anche stato scomunicato? dal Santo Padre?

e quanto alla flotta, pensate a difendere i vostri porti che noi penseremo ai nostri. O forse avete il timore che le sorti della guerra vi abbiano voltato le spalle?
mandrake(83)
00martedì 22 ottobre 2013 00:59
L'impero Romeo
Comunica il raggiungimento di un'accordo di pace con il nobile Rex Normanno
Il Basileus legittima il Rex Nornannorum sui suoi possedimenti di
Spoleto e Ancona.Chiunque voglia sottrarglieli,dovrà vedersela con le truppe imoperiali
In fede
Basileus Manuele Comneno
_steaphan_
00martedì 22 ottobre 2013 07:47
Le parole del Re d'Argonona non sono sbagliate, il popolo Magiaro è alleato dei Normanni ma lo è ugualmente del Basileus, motivo per cui eventuali decisioni in merito a supporti militari ad alleati sono e rimangono in mano Ungherese. Ovviamente se il conflitto riprenderà dovremo scegliere da che parte schierarci e lo faremo se ce ne sarà bisogno, dato che ora sembra che le spade siano state riposte per dar spazio alla parola.
Inoltre ricordiamo al Nobile Aragonese che con l'Imperatore dei Romani, unico sovrano a cui ora abbiamo dichiarato guerra, le tensioni sono state generate tempo addietro e mai sono state dimenticate.
In fede
Kiraly Gheza II Arpad, Sovrano d'Ungheria
ndrgemm
00martedì 22 ottobre 2013 16:30
Quella fra Normanni e Greci non è stata un pace tra pari, ma una resa dei normanni, a cui sono state lasciate poche briciole; una presa in giro per i loro alleati.
dankfonicus
00mercoledì 23 ottobre 2013 02:51
La Polonia ha appreso con sconcerto dell'attacco a tradimento perpetuato dal Basileus contro i Normanni. Sapevamo che Pisa oltre ai re dei piccoli regni dell'est, aveva fatto appello anche al grande Impero Romano d'Oriente per essere aiutata nella sua guerra contro Francia, Aragona e Germanici. Sapevamo di una importante armata bizantina diretta a supportare le truppe pisane.
Cosa accade invece? Le truppe romane attaccano un altro alleato della Repubblica Pisana, inspiegabilmente....o forse possiamo spiegarcelo benissimo visto che il Regno dei Normanni, sempre alleato dei Pisani, è stato attaccato da più parti. Troviamo la decisione dell'Imperatore profondamente errata in quanto va a colpire una ricchissima nazione che avrebbe potuto contribuire allo sforzo bellico contro i francesi, oltre che aver perpetrato un attacco a tradimento senza alcun preavviso e motivazione.

Ragion per cui, essendo che la Polonia è alleata a Pisa ed in ottimi rapporti commerciali con i Normanni, condanniamo profondamente l'atto barbarico dei bizantini e chiediamo al Basileus di ristabilire il giusto equilibrio in Italia, ovvero di restituire i territori occupati nella penisola ai Normanni, o di cederli, vista l'alleanza e l'intento per cui Costantinopoli è lì, di passarli alla Repubblica Pisana, in modo tale da rafforzarla nello sforzo contro i numerosi nemici.

Il nostro è un ultimatum. La cessione delle terre deve avvenire entro 2 anni (al quarto turno) altrimenti scatterà la nostra dichiarazione di guerra. Chiediamo sin da ora alla Repubblica Pisana il transito delle nostre truppe attraverso le sue terre in modo tale da arrivare a liberare personalmente i territori occupati qualora non si addivenisse ad una soluzione diplomatica.

Infine auspichiamo il raggiungimento di una intesa diplomatica tra Aragona, Francia e Repubblica di Pisa, che permetterà anche al popolo polacco di terminare la guerra in corso contro la Francia.
(Sciaca)
00mercoledì 23 ottobre 2013 18:43
Subito dopo che il generale Ugo di Borgogna ha spezzato l'assedio normanno, il nuovo Re di Francia ordina che un proprio diplomatico pubblicamente annunci la fine delle ostilità con il popolo siciliano.

Vista l'aggressione bizantina alle terre del sud Italia, come uno sciacallo che s'avventa su una carcassa; e vista l'estrema lontananza dai confini francesi, non riteniamo più nè saggio nè economico continuare il conflitto.

La città di Napoli è offerta come pegno per la pace al popolo normanno, certi che nessun'altro, nel mentre, si permetterà di aggredirla.
ndrgemm
00mercoledì 23 ottobre 2013 21:51
Il Re d'Aragona e d'Italia, in quanto alleato del Re di Francia nella guerra contro il popolo normanno, proclama sua qualunque posizione diplomatica assunta dal Capetingio verso gli Altavilla.
mandrake(83)
00mercoledì 23 ottobre 2013 23:29
A Costantinopoli ci sono giunte voci provenienti dalle terre nordiche,che un re ci accusa di riprenderci senza preavviso le nostre terre Italiche,proprio colui che ha attaccato senza preavviso e sterminato in ordine,Danesi,Scozesi,Novgorodiani,Rus e in fine il popolo Tedesco mentre era in guerra con i Magiari,negando a questi ultimi il loro giusto bottino.
Pensiamo che colui debba riguardare le proprie azioni prima di giudicare e di parlare di nobiltà.
In più gli facciamo notare che il regno siculo con noi non aveva mai avuto rapporti diplomatici prima di ora,se non nostre missive che correttamente gli annunciavano il passaggio di una nostra flotta nell'adriatico,cosa che lui non avrebbe mai potuto contrastare data la potenza di cotale flotta.Flotta che poi ha conquistato chieti e che quindi non si è rivolta contro i siciliani.
Data la situazione Sicula,noi abbiamo solo deciso di scacciare i francesi e di riprenderci le nostre terre che altrimenti sarebbero passate sotto il loro controllo.c'è da aggiungere che mentre i francesi volevano sterminare i normanni,noi gli abbiamo dato la possibilità di vivere ed in più gli abbiamo offerto protezione,cosa che non mi sembra il re polacco abbia fatto quando questi ultimi venivano attaccati da francesi e mori.
Quindi ci sembra che il re polacco è più interessato a fare nuove conquiste.
Oltrettutto non ci sembra che sia stato richiesto il suo intervento da parte del Rex Normannorum e non mi sembra che ci sia mai stata un'alleanza tale da richiedere il suo intervento:


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Lui parla di aiuti ai Pisani,gli ricordiamo che proprio la nostra flotta ha sterminato le navi aragonesi,rovesciando le sorti del conflitto nel tirreno,
Se davvero è così saggio e nobile,dovrebbe riguardare le sue azioni e rimangiarsi le sue invettive.
Rivendichiamo il nostro controllo sulla città di Napoli,in quanto al momento la reputiamo città Francese.
In fine diffidiamo al Rex Aragonensis di fregiarsi del titolo di Rex Italicum,non ci sembra che abbia mai ricevuto tale corona.
In fede
Basileus Manuele comneno

p.s.ricordo a sciaca che non può cedere napoli prima di 4 turni come da regolamento
_steaphan_
00mercoledì 23 ottobre 2013 23:32
Alla luce dei fatti il popolo Ungherese si unisce alle parole del Re Polacco, auspicando che il saggio e amico Imperatore Bizantino si ravveda in merito alle scorribande nel sud della peninsula Italica.
E' necessario che le spade vengano meno e il fare diplomatico si impossessi delle virtù dei contendenti.
In fede
Kiraly Gheza II Arpad, Sovrano d'Ungheria
(Sciaca)
00mercoledì 23 ottobre 2013 23:53
Re:
mandrake(83), 23/10/2013 23:29:


Rivendichiamo il nostro controllo sulla città di Napoli,in quanto al momento la reputiamo città Francese.

p.s.ricordo a sciaca che non può cedere napoli prima di 4 turni come da regolamento



Ribadiamo che, come da accordi con il nuovo Re Normanno, cederemo a lui il governo della città di Napoli, come pegno per una pace duratura tra i nostri due popoli.

La città è stata conquistata nel turno 41 e sarà ceduta nel prossimo turno (45) rispettando a pieno il regolamento (sempre che, l'Imperatore bizantino, difensore del popolo siciliano, non decida di strappargli la città da noi promessa con la forza).
dankfonicus
00giovedì 24 ottobre 2013 02:37
Al pari delle nostre conquiste nel nord dell'Europa, il Regno di Polonia non ha avuto nulla da obiettare sull'attacco portato ai danni dei Turchi, degli Egiziani e dei Siriani.

Qui si parla di un attacco a tradimento, ovvero senza alcun preavviso ad un popolo, già in guerra con due altre fazioni. Non si confonda il nostro comportamento cavalleresco con la vostra condotta: alla Germania abbiamo concesso un anno di tempo per ravvedersi dal conquistare le terre pisane, dopodiché è partita la nostra campagna.
Il Basileus cosa ha fatto invece: arrivato in Italia per sostenere un alleato (ma a questo punto chi può dirsi alleato di Costantinopoli), ha preferito la facile conquista di Bari, ai danni dei Normanni che lottano contro i medesimi nemici dei Pisani, danneggiando quindi anche i suoi pseudo alleati.
Inoltre Costantinopoli ha rivendicato per se le terre in Italia annesse, tralasciando il fatto che la nazione pseudo alleata avrebbe estremo bisogno di territori per risollevare le proprie sorti.

Ragion per cui Bisanzio ha danneggiato sia i Normanni, con cui abbiamo un importante accordo commerciale, sia i nostri alleati Pisani, e di nuovo dando un'ennesima prova di stile cavalleresco avvisiamo che scenderemo in Italia con tutte le forze a nostra disposizione per restituire le terre sottratte dai greci agli amici italici, salvo che il Basileus non si ravveda e restituisce Bari e Chieti ai Normanni o a Pisa, così come la Francia ha garantito Napoli ai suoi precedenti possessori.

Staremo a vedere chi davvero vuole aiutare i suoi alleati.
mandrake(83)
00giovedì 24 ottobre 2013 09:38
beh sterminare tutti quei popoli anche in quel caso senza preavviso,e regnare su territori sui quali non avete nessun diritto,come avete fatto voi,non lo vedo un gesto tanto cavalleresco.
Così come attaccare i rus già in serie difficoltà contro i georgiani e rubare territori ai vostri alleati magiary nel primo conflitto con i germanici non è un gesto degno di un regnante.
Al contrario noi non abbiamo fatto altro che attaccare nazioni le quali regnavano su territori che appartengono a noi di nostro diritto.
Parlate di cessioni di territori.vi rammendo che io in ogni conquista che ho fatto in oriente ho sempre donato territori al popolo crociato per dargli la possibilità di prosperare e se ora hanno la possibilità di regnare senza pericoli esterni,è perchè noi abbiamo eliminato ogni fazione che gli puó arrecare danno.questo lo possono benissimo confermare.memtre voi avete solo fagocitato territori per voi stessi.
In italia la situazione è diversa.i siciliani non hanno mai partecipato al conflitto contro gli aragonesi a differenza nostra.e dare territori ai pisani in questo momento che potrebbero perderli perchè non hanno truppe per difenderli sarebbe come regalarli al nemico.
Quindi vi dó l'ultima possibilità di ravvedere le vostre menzogne,in modo da combattere il nemico in comune.altrimenti l'unico che ne subirà danno è il mio fidato alleato pisano,che non potrà subire rinforzi per riconquistare le terre italiche,perchè fovrò lasciare le truppe a respingere le vostre ondate di felloni.
mandrake(83)
00giovedì 24 ottobre 2013 09:40
In più chiedo al rex normannorum di prendere posizione in questa diatriba tra il Basileus ed il popolo del nord
Giulio.1985
00giovedì 24 ottobre 2013 10:48
Il Califfo dalla lontana Baghdad, si rammarica di contante guerre nel suolo Italico ed Invita chiunque alla Pace e richiede a tutti i pii mussulmani di astenersi da perpetuare guerre contro qualsiasi popolo e religione.

Invita singolarmente il sultano dei Turchi a mandare una ambascieria a Baghdad.

Avverte tutte le genti che vi sara' uno "scontro" per alcuni forti con il sovrano della vicina e possente Georgia e che dopo tale scambio la pace verra' ristabilita e mantenuto lo Status Quo con il Mepe di Georgia.

Allah Akbar!

Il Califfo Abbasside
Dave_Bass
00giovedì 24 ottobre 2013 11:00
Effimera è tale dichiarazione di guerra,da parte di una belligerante fazione c'ancora di nessuno a trovato degno avversario,è d'uopo rispondere con misure altrettanto vili.
Che Allah possa decretare il saggio e giusto vincitore.
Toghrul Beg
dankfonicus
00giovedì 24 ottobre 2013 12:21
Quanta mistificazione ci sono nelle parole del Basileus...mettiamo ordine: Il Basileus vuol farci credere che il nostro attacco a Scozzesi, Danesi, Novgorod è più grave del vostro ai danni di Siriani, Egiziani, Turch [SM=g27994] i e Normanni (con danno indiretto anche ai Pisani)? Sappiamo tutti benissimo qual è il valore dei territori del nord rispetto a quelli presi dal Basileus, quindi questa vostra argomentazione è vana.
Contro i Rus è stata la Polonia ad essere attaccata per prima....loro sono intervenuti in aiuto di Novgorod. Da lì si è scatenata una veloce guerra dove dopo alcune conquiste abbiamo richiesto la pace, pagando un oneroso pegno per ottenerla. Altra vostra argomentazione vana!

Passiamo al primo conflitto germanico: Abbiamo pagato all'impero un tributo + lo sfruttamento di due importanti risorse, senza pagare alcun dazio(cosa che invece fanno pisani e Normanni) in cambio di protezione. Ci accorgiamo poi che l'Imperatore al primo attacco subito era subito disposto a cedere territori storici ed importanti (Vienna), ragion per cui la Polonia si è resa conto che mai sarebbe stata protetta, quindi abbiamo preteso un giusto risarcimento, cercando di trovare la pace tra tutte e tre le fazioni: un castello ad est ai Magiari(che permetteva loro di espandersi verso est, e difatti ha portato alla presa di Turov), due centri all'Impero e due alla Polonia. A conti fatti la Polonia hapreso due centri e ne ha ceduti 2, quindi visto che il Basileus reputa fondamentali anche quelli del nord, è stata la Polonia a rimetterci! Quindi abbiamo un'altra argomentazione vana.

Passiamo poi alle elargizioni verso i Crociati: da quello che i nostri emissari han potuto rilevare i Crociati hanno preso parte allo smembramento del regno siriano, acquisendo qualche centro, ma hanno dovuto cedere la fondamentale città di Damasco al Basileus, città ricchissima ed in grado di reclutare ottime truppe. In Egitto invece sappiamo che i Crociati hanno acquisito un centro, ma conquistandolo con propri eserciti....se ne vuol prendete il merito anche di questo il Basileus? Non abbiamo altre informazioni in merito, quindi potrebbero essere mutate.

La conclusione del discorso è che se il Basileus non accetta, come si è impegnata a fare la Polonia, di far tornare il sud Italia in mano Normanna o Pisana, le sue saranno solo parole vane, finalizzate ad appagare la propria brama di conquista!

Rex Boleslaus IV Piast
ndrgemm
00giovedì 24 ottobre 2013 15:59
Al Basileus che sostiene di aver partecipato alla guerra tra il Re d'Italia e la città di Pisa: attaccare a tradimento una flotta che vi credeva neutrali non è combattimento, è pirateria.
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