Il problema è che la croce, non tutta ma alcuni frammenti, fu ritrovata, secondo tradizione da Elena, madre di Costantino effettuando scavi sul Golgota. I pezzi furono presi, posti in teche e posti in varie città (Gerusalemme, Bisanzio e Roma. A Roma sono ancora conservate nella basilica di S. Croce in Gerusalemme). C'è comunque una lunga tradizione di tali reliquie, dal IV sec. d.C. ad oggi. Del Graal nessuna fonte antica ne parla. Bisanzio contenva di tutto, in fatto di relique, compreso un batuffolo inzuppato del latte della Vergine, ad esempio, ma il Grall non risulta. Spunta fuori in età medievale e solo come reliquia perduta da ritrovare, citata nel ciclo arturiano, ad esempio, non come oggetto posto in un determinato luogo. Quindi mi sembra molto difficile che fosse esistito, potrebbe essere un semplice artificio letterario per spiegare le mosse dei cavalieri di re Artù. Inoltre l'Ultima Cena avvenne in casa di estranei, forse discepoli o seguaci di Gesù, sebbene i vangeli siano poco chiari in proposito; a quanto se ne sa poteva trattarsi di una locanda, ad esempio.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)