_Tiberias_, 22/02/2010 12.50:
Dal tuo post:
"I russi NON SPARAVANO A CHI INDIETREGGIAVA, è una cosa non vera"
Dal mio post:
"dietro le prime linee siano schierati i miliziani della Nkvd per falciare con le mitragliatrici i reparti che abbandonano il combattimento"
Dov'è la presa in giro? Non ci arrivo...
Ti ci faccio arrivare io.
La differenza consiste nel fatto che gli assalti di stalingrado erano divisi in due parti:
-I primi assalti erano quelli dell'ottobre 1942 (anno in cui i tedeschi iniziano ad entrare in città ed accerchiare i russi) questi assalti erano volti ad un disperato tentativo di contrattacco per rompere l'accerchiamento. in questo caso i russi avevano
il volga alle spalle, e molti disertori asserragliati nei palazzi presso le rive del fiume cercavano di fuggire per andare dall'altra parte:
ebbene quelli erano visti come disertori e subivano la fucilazione, dato che se avessero abbandonato le sacche di resistenza sulle rive del fiume i tedeschi avrebbero creato una testa di ponte per attraversare il guado e proseguire l'attacco.
-gli assalti del 1943 erano invece assalti di riconquista da parte dei russi, eseguiti da armate provenienti dall'oriente e dall'estremo caucaso, ed avevano
il volga di fronte, quindi se un reparto attraversava il fiume e durante la battaglia in città veniva respinto dal contrattacco tedesco verso il fiume, nel riattraversarlo avrebbero trovato i loro compagni e l'artiglieria quindi
non c'era motivo di fucilarli come disertori, anche in virtù del fatto che in quel caso la situazione era a favore dei russi che da accerchiati si ritrovavano accerchiatori, quindi non essendoci più la situazione disperata del 1942 non ricorrevano più alla fucilazione\minaccia psicologica per far rimanere in città i soldati.
[Modificato da saraceno@ 22/02/2010 13:09]