1169 - 1171
La decisione di annettere al regno Norvegese anche l'isola di Visby viene presa nell'estate del 1169 dopo che varie fonti avevano scorto esploratori e navi danesi intorno all'isola probabilmente per studiare il luogo migliore dove sbarcare.
L'impresa non era semplice: Visby era difficile da espugnare sia per la posizione geografica che presentava una serie di difese naturali, sia perchè il suo goveratore Magnus Henriksson era uomo ambizioso e amante della guerra. Da tempo questi aveva costretto se stesso e la sua gente a vivere in un isolamento forzato proprio a causa della sua ambizione; si era infatti autoproclamato Re di Svezia in spregio a tutte le leggi "non avendo egli sangue reale" inimicandosi la nobiltà svedese che lo riteneva nient'altro che un folle.
Grazie agli ingenti introiti commerciali, Magnus aveva costutuito un esercito temibile sia per controlare la città, sia per difenderla dai nemici degli svedesi e dagli svedesi stessi che più volte avevano tentato di mettere a tacere una volta per tutte "il folle" ribelle. Ogni tentativo era però stato vano, le doti militari di Magnus, il suo indubbio carisma, le potenti armature dei suo soldati e la loro totale fedeltà e abnegazione al Re svedese, avevano sempre scacciato il nemico.
Konge Inge Gille conoscendo il valore del suo avversario iniziò ad organizzare l'esercito in gran segreto un paio di anni prima della data prefissata per lo sbarco dando fondo a tutto il patrimonio reale. Fu egli stesso che nell'inverno del 1171 sbarcò sull'isola alla testa di 1300 uomini. L'assedio durò sei mesi e con l'arrivo della bella stagione partì l'offensiva. Gli svedesi lottarono tenacemente, ogni pezzetto di terra svedese conquistato fu pagato con litri di sangue norvegese.
Magnus in sella al suo destriero bianco menava fendenti a destra e a manca, tagliando teste e braccia norvegesi; giganteggiava la sua figura in mezzo a quel mare di sangue e si narra che un ghigno di gioia mista a rabbia si dipingeva sul suo volto ad ogni nemico accoppato. Konge Inge Gille mentre ammirava il suo valoroso avversario capì che era Lui a tener saldo l'esercito svedese, era la sua forza, il suo coraggio, la sua pazzia a spingere gli svedesi a combattere come forsennati. Doveva uccidere Magnus per spegnere il fuoco che alimentava gli svedesi. Chiamò a se tutta la cavalleria pesante e si gettò sul valoroso nemico. La carica fu di una forza impressionante, la guardia reale svedese si divise lasciando scoperto Magnus. Era il momento per colpirlo e Konge Inge Gille non se lo lasciò sfuggire. Il colpo della sua spada fu tremendo, la testa di Magnus volò grondante sangue per vari metri finchè fu sollevata in aria da un picchiere norvegese in segno di trionfo. Quella visione gettò l'esercito svedese nello sconcerto, molti tentarono la fuga per le vie della città ma la cavalleria norvegese li travolse. Il Regno Svedese era ufficialmente defunto.
Visby era stata conquistata ma il prezzo era stato caro, anzi carissimo!
L'imponente armata norvegese era più che dimezzata e la città era priva di una difesa adeguata, elemento che poteva essere sfruttato sia dai ribelli svedesi per provare una controffensiva, sia dai danesi che non potevano accettare il dominio norvegese sui commerci del baltico
Guerra!!!
Pochi mesi dopo la conquista di Visby, il Sacro Romano Impero invade i confini danesi spingendosi fino al castello di Arus, dichiarando guerra alla Danimarca. Essendo la Norvegia alleata di entrambe le nazioni, grazie ai patti firmati nel 1157, è costretta a decidere da che parte stare. Era l'occasione per cui Konge Inge Gille aveva lavorato da tempo. Era il momento di sbarazzarsi degli odiati danesi. La Norvegia diede senza indugio alcuno il suo appoggio all'Impero, rompendo l'alleanza con la Danimarca. L'idea di Konge Inge Gille era quella di ricostituire l'esercito e di attendere il momento giusto per attaccare la ricca città di Lund a sud di Skara, dato che presumibilmente tutte le forze Danesi sarebbero state impegnate per difendere Arus.
Nel 1172 L'impero con due armate di circa 2000 uomini ben addestrati pone l'assedio ad Arus. Konge Inge Gille affretta la costruzione dell' esercito, assaporando già una facile vittoria a Lund.
Ma i Danesi con una mossa a sorpresa sbarcano in massa a Visby e l'assediano dichiarando guerra alla Norvegia per vendicarsi della rottura dell'alleanza. Il Re norvegese riesce ad inviare un messo a Uppsala e il governatore Jon Haraldsson invia immediatamente un'armata di rinforzo che entra segretamente in città direttamente dal porto.
Quando l'anno successivo I danesi tentano di entrare in città si trovano dinanzi un esercito vero e proprio e presi alla sprovvista vengono sconfitti in maniera schiacciante, la disfatta è resa ancora più grave dalla morte del generale il cui bottino di circa 3000 Bisanti cade in mano norvegese..
Il Patto di Brema, la conquista di Lund e la Scomunica
Intanto sull'altro fronte la Danimarca riesce a resistere all'attacco tedesco. Konge Inge Gille capisce che l'Impero, già impegnato in guerra con Polonia e Francia ha bisogno della Norvegia se vuole aver ragione della Danimarca e decide che è giunto il momento di rinsaldare e anzi fortificare i rapporti. Il Patto di Brema del 1173 sancirà l'unione delle strategie militare in funzione anti-danese. L'impero attaccherà da Sud, la Norvegia da Est.
Sfruttando un nuovo attacco ad Arus da parte dell'impero e la batosta inflitta ai danesi a Visby, Konge Inge Gille sbarca nei pressi di Lund e l'assedia. Le forze a difesa della città sono in numero esiguo ma si rifiutano di lasciare la città. Durante l'assedio il Papa dichiara la "Pax Dei" minacciando di scomunicare l'Impero, la Norvegia e la Danimarca se continuano a versare sangue di fratelli cristiani.
Konge Inge Gille in virtù della sua educazione cattolica ed essendo figlio del grande Olaf II Haraldsonn primo "cristianizzatore" del popolo norvegese, è tentato di togliere l'assedio e di rispettare il dictat Papale, ma il concilio dei nobili, ancora in buona parte legato alle tradizioni pagane, si oppone e spinge per l'attacco e la presa della città minacciando di non supportare più il Re.
Konge Inge Gille si lascia convincere e attacca la città massacrando le poche forze a sua difesa. Lund è annessa alla Norvegia, ma stavolta il prezzo pagato non è il sangue norvegese versato, ma la scomunica del Re che arriva puntuale e che comporta una certa fibrillazione in tutte le città e le prime scaramuccie tra Cristiani, che vedono nella scomunica il simbolo del tradimento del Re e i Pagani che vedono una speranza per il ritorno al passato.
Intanto anche l'Imperatore del Sacro Romano Impero viene scomunicato, difatti i tedeschi attaccano Arus e vendono sconfitti nuovamente.
[Modificato da cosmo notte 16/05/2012 11:26]