30/11/2009 10:38 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.264 | Registrato il: 28/07/2006
| Città: CATANIA | Età: 46 | Principe | |
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In Svizzera è passato con ampio margine il referendum che vieta la costruzione di nuovi minareti nella Confederazione, oltre i 4 già esistenti. In Italia la Lega applaude alla decisione elvetica e propone che si inserisca la croce al centro del tricolore italiano.
Così quando poi il tricolore lo buttano nel cesso oltre al vilipendio della bandiera ci mettono il sacrilegio. Come diceva una vecchia pubblicità "sempre più in alto!"
www.repubblica.it/2009/11/sezioni/esteri/svizzera-referendum/svizzera-referendum/svizzera-referen...[Modificato da Antioco il Grande 30/11/2009 10:39] -------------------------------------------------
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane) |
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30/11/2009 11:08 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.039 | Registrato il: 22/05/2008
| Duca | |
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Ora vogliono mettere la croce sul tricolore, quando durante il raduno che fanno a Venezia la polizia doveva presidiare il palazzo dove una coraggiosa signora esponeva la bandiera italiana... ipocrisia a go go, i valori fanno comodo quando vogliono, poi quando non servono più olè nel cesso!
E poi non riesco a capire questa paura dei minareti.
E' un normale luogo di culto, come tanti altri. Certo se l'imam predica la guerra santa e incoraggia i terroristi ok, arrestatelo, ma un luogo religioso di per sè non dovrebbe portare tutta questa paura, neanche fosse il tempio dei resuscitati thugs indiani! ____________________________________
Ut sementem feceris, ita metes |
30/11/2009 12:24 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.123 | Registrato il: 31/12/2008
| Principe | |
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appoggio pienamente il referendum svizzero, ma la croce nella bandiera italiana penso sia un eccesso che non verrebbe ammesso...
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.
"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”
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30/11/2009 12:27 |
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| | | OFFLINE | Post: 260 | Registrato il: 14/01/2007
| Città: MILANO | Età: 40 | Scudiero | |
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il cielo pone in capo
ai minareti
ghirlande di lumini
La guerra non è nulla più che un proseguimento della politica con altri mezzi. |
30/11/2009 13:09 |
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| | | OFFLINE | Post: 104 | Registrato il: 19/07/2006
| Città: ROMA | Età: 47 | Fante | |
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BASTAAAAAAAAA!!!!
Si affrontano questioni di lana caprina... Stronzate come queste le può proporre solo la lega maledizione... I problemi d'Europa, del Mondo sono altri che non due minareti in più o cazzate simili... Siamo alla deriva totale....
Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos
« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »
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30/11/2009 13:53 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.123 | Registrato il: 31/12/2008
| Principe | |
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la deriva totale si avrà se l'Europa deciderà di sacrificare la propria identità culturale a vaghe idee di multiculturalismo...
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.
"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
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30/11/2009 14:40 |
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| | | OFFLINE | Post: 104 | Registrato il: 19/07/2006
| Città: ROMA | Età: 47 | Fante | |
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Xostantinou, 30/11/2009 13.53:
la deriva totale si avrà se l'Europa deciderà di sacrificare la propria identità culturale a vaghe idee di multiculturalismo...
Bisogna accettare anche il fatto che non potrà essere sempre la nostra la cultura dominante, per questo bisogna integrarsi, non erigere muri...
Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos
« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »
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30/11/2009 14:50 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.039 | Registrato il: 22/05/2008
| Duca | |
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luifik, 30/11/2009 14.40:
Bisogna accettare anche il fatto che non potrà essere sempre la nostra la cultura dominante, per questo bisogna integrarsi, non erigere muri...
Quoto. Non è più il tempo di ghetti e crociate, ognuno creda in quel che gli pare, basta che tutti rispettino tutti, imho. ____________________________________
Ut sementem feceris, ita metes |
30/11/2009 15:09 |
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| | | OFFLINE | Post: 104 | Registrato il: 19/07/2006
| Città: ROMA | Età: 47 | Fante | |
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memphe, 30/11/2009 14.50:
Quoto. Non è più il tempo di ghetti e crociate, ognuno creda in quel che gli pare, basta che tutti rispettino tutti, imho.
Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos
« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »
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30/11/2009 15:49 |
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| | | OFFLINE | Post: 408 | Registrato il: 30/03/2008
| Città: LUCCA | Età: 106 | Cavaliere | |
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luifik, 30/11/2009 14.40:
Bisogna accettare anche il fatto che non potrà essere sempre la nostra la cultura dominante, per questo bisogna integrarsi, non erigere muri...
quoto |
30/11/2009 16:06 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.123 | Registrato il: 31/12/2008
| Principe | |
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luifik, 30/11/2009 14.40:
Bisogna accettare anche il fatto che non potrà essere sempre la nostra la cultura dominante, per questo bisogna integrarsi, non erigere muri...
ber te forse è così ma per me no, io rispetto loro ma no accetterò mai che un paese rinunci alle proprie radici per far piacere a degli immigrati. Ci vuol rispetto anche per se stessi.
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
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"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”
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30/11/2009 16:29 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.039 | Registrato il: 22/05/2008
| Duca | |
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Xostantinou, 30/11/2009 16.06:
ber te forse è così ma per me no, io rispetto loro ma no accetterò mai che un paese rinunci alle proprie radici per far piacere a degli immigrati. Ci vuol rispetto anche per se stessi.
Ma mica hanno chiesto di demolire i campanili delle chiese, solo di poterne erigere di loro.
Se qualcuno chiedesse quest'ultima cosa sarei il primo a dargli del pazzo! ____________________________________
Ut sementem feceris, ita metes |
30/11/2009 16:42 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.123 | Registrato il: 31/12/2008
| Principe | |
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non tarderà a succedere questo memphe, in nome del "rispetto" e della "tolleranza"...
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
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"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”
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30/11/2009 16:51 |
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| | | OFFLINE | Post: 260 | Registrato il: 14/01/2007
| Città: MILANO | Età: 40 | Scudiero | |
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a me francamente sembra che ci sia una psicosi collettiva. mica siamo nel 1571. la cultura che prevarrà alla lunga sarà quella laica, gli islamici non mi sembra rappresentino questa orribile minaccia ai nostri valori. che poi chissà quali saranno questi valori in un paese dove la classe dirigente, detsra e sinistra, è collusa con la malavita ed è capace solo di ipocrisia.
La guerra non è nulla più che un proseguimento della politica con altri mezzi. |
30/11/2009 16:54 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.146 | Registrato il: 30/08/2009
| Città: MILANO | Età: 34 | Duca | |
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luifik, 30/11/2009 14.40:
Bisogna accettare anche il fatto che non potrà essere sempre la nostra la cultura dominante, per questo bisogna integrarsi, non erigere muri...
Ma stiamo scherzando? Bah... Io di certo non mi arrendo e lotterò per salvare la mia cultura (Una delle più ricche e importanti al mondo).
Comunque quel referendum sul minareto è pura demagogia...
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«I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.» D. Siciliani
«Il cielo stellato sopra di me la legge morale in me.» I. Kant
"Un esercito non può dare di più di quanto non gli sappia chiedere e offrire il suo paese." Generale Luigi Caligaris |
30/11/2009 16:55 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.039 | Registrato il: 22/05/2008
| Duca | |
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Xostantinou, 30/11/2009 16.42:
non tarderà a succedere questo memphe, in nome del "rispetto" e della "tolleranza"...
Mah, io non lo credo possibile. Voglio dire se siamo tolleranti noi perchè non può esserlo anche l'altro? [Modificato da memphe 30/11/2009 16:55] ____________________________________
Ut sementem feceris, ita metes |
30/11/2009 16:57 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.146 | Registrato il: 30/08/2009
| Città: MILANO | Età: 34 | Duca | |
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memphe, 30/11/2009 16.55:
Mah, io non lo credo possibile. Voglio dire se siamo tolleranti noi perchè non può esserlo anche l'altro?
Perchè la tolleranza è un valore fondante che fa parte della nostra cultura... Degli altri non so...Ho dei dubbi.
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«I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.» D. Siciliani
«Il cielo stellato sopra di me la legge morale in me.» I. Kant
"Un esercito non può dare di più di quanto non gli sappia chiedere e offrire il suo paese." Generale Luigi Caligaris |
30/11/2009 17:09 |
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_Tiberias_, 30/11/2009 16.57:
Perchè la tolleranza è un valore fondante che fa parte della nostra cultura... Degli altri non so...Ho dei dubbi.
bah,
la tolleranza è un "valore" farlocco, se uno ti dice che ti tollera come la prenderesti?
l'accettazione dell'altro non implica che si tolleri l'edificazione di minareti nelle vallate umbre o toscane, questo darebbe fiato a violenze e rigetto, e sinceramente mi disturberebbe non poco perchè non c'entrano una cippa di cazzo con la nostra storia.
ci sono frange di musulmani-non tutti-non la maggioranza- fanatici ignoranti, autentici bestemmiatori del corano, che pensano di invaderci come ai tempi delle crociate, questo è inaccettabile.
pensano di tenere la verità in tasca, ma la verità non la possiede nessuno.
se ci devono essere luoghi di culto per le religioni importate esse dovrebbero perlomeno rientrare nel paesaggio identitario di una zona.
quindi,niente minareti, piuttosto edifici di culto musulmano conforme alle regole architettoniche di un paese europeo-in questo caso- sarebbero più accettate dalla popolazione autoctona.
è un fatto di semplice rispetto reciproco.
la croce sulla bandiera italiota è una buffonata.
edit :ola [Modificato da Fulcherio, 30/11/2009 17:21] |
30/11/2009 18:06 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.196 | Registrato il: 27/04/2007
| Città: OPERA | Età: 42 | Duca | |
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Ce lo chiedessero anche a noi.......
La tolleranza dal mio punto di vista purtroppo è diventato un segno di debolezza. |
30/11/2009 18:37 |
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phlazza, 30/11/2009 18.06:
Ce lo chiedessero anche a noi.......
La tolleranza dal mio punto di vista purtroppo è diventato un segno di debolezza.
la tolleranza anche secondo me è una puttanata, l'accettazione no, perchè quando uno accetta l'altro vuol dire che si sente forte della propria identità... |
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