Domi Bellique (Thread della Diplomazia)

Il Rex Siciliae è lieto di annunciare la fine delle ostilità tra noi ed il nostro alleato Basileus contro il Re Magiaro.
I termini comprendono la non belligeranza per 10 turni ed in più l'alleanza tra noi ed i Magiary.
Che tutte le genti cristiane possano gioire.
In fede
Guglielmo d'Altavilla Rex Siciliae Ifrique et Dalmaticorum

L'Impero dei Germani annuncia la raggiunta intesa con il popolo egiziano: l'Egitto passa sotto la protezione imperiale divenendo suo vassallo. A breve i diplomatici suggelleranno ufficialmente l'accordo raggiunto.

I principi d'Outrèmer si congraturano vivamente con l'Imperatore per aver soggiogato e portato a compimento un opera degna di un Monarca devoto e di un Santo,che la cristianità di tale opra possa brillare ed essere esempio per le future azioni delle altre cristianissime fazioni.

I principi d'Outrèmer.

El Rey de Castilla y Leon se alegra que el Emperador de los romanos a conseguido una gran victoria luchando los Arabes de Egipto.

Rey Sancho de Castilla y Leon!

Anche l'Aragona si unisce alle felicitazioni verso l'imperatore,questo è un giorno felice per la cristianità tutta

In fede, Don Ramon Berengario III

I principi d'Outrèmer declamano che

Perocchè il Sacro Regno di Gerusalemme abbia sempre cercato di rimanere neutrale e aiutare i popoli al bisogno,d'ogne religione,sebbene lo stesso Regno Gerosolimitano s'ebbe presa la briga di mantenere le porte della Mecca aperte a tutti,vi sono ancora fazioni che non rispettano la sua,nostra,autorità.
Indi per cui il reggente Egiziano dovrà esaurientemente spiegare il motivo della presenza di una sua principessa,non di poca bellezza,bensì dotata d'un notevole incanto e perciò pericolosa poichè generante di tentazioni diaboliche e maligne;nei pressi della strada per Antiochiae.
Se tale missiva non verrà consegnata entro i prossimi mesi,la serva del reggente verrà arrestata e celermente giustiziata in nome di Dio Onnipotente.

I principi d'Outrèmer

la principessa stà andando vesro nord come diplomatico.

I principi d'Outrèmer declamano che

In risposta della celere missiva degli Egiziani,avendo presa visione delle probabili conseguenze,s'è deciso d'essere magnanimi e lasciare questo caso,per ora isolato,impunito.
E' comunque d'uopo avvertire che,nell'occasione si ripresenti questo dato caso,et id est la mancata segnalazione del passaggio di una personalità di relativa importanza nel suolo del Sacro Regno di Gerusalemme patria di tutta la Cristianità unita,si sarà costretti a prendere durissimi provvedimenti ed ad includere tasse intensissime.

I principi d'Outrèmer

[IMG]http://i39.tinypic.com/25p68zl.png[/IMG]

Possano la benedizione del Signore Onnipotente e la Sua sacra verità accompagnare i Re Nostri fratelli nella comune fede in Cristo, così come tutti gli emiri musulmani et il Basileus dei romei.

Noi, Luigi, settimo del Nostro nome, per grazia di Dio nuovo Re di Francia, scriviamo questa missiva di Nostro pugno, indirizzandola a tutti i Sovrani e Signori del mondo, i quali salutiamo con intento fraterno e vivo rispetto.

Scriviamo per annunciare la Nostra successione al Trono. I nobili Pari di Francia, riconoscendo i Nostri diritti dinastici, hanno prestato giuramento di sudditanza e lealtà. E nella Cattedrale di Nostra Signora di Reims, dalle sacre mani dell'Arcivescovo, abbiamo ricevuto la Corona di Francia e l'unzione con l'olio della Santa Ampolla.

Il Nostro amato Predecessore al Trono, Dio lo abbia in gloria, ha terminato il corso della Sua vita mortale, richiamato da Nostro Signore presso di Sé a godere della pace celeste. Ci inchiniamo in grato riconoscimento al fulgore del Suo esempio nel governare rettamente, nel far prosperare le Nostre genti e nel condurre da guida esperta ed amorevole la Francia attraverso le perigliosità di questi nostri tempi. A Lui guarderemo sempre con sommo rispetto e rivolgeremo le Nostre preghiere, affinché possa intercedere per Noi presso la Santa Vergine e garantire che anche solo una piccola misura della Sua saggezza possa discendere pure su di Noi che ora siamo chiamati a governare.

Essendo Noi non avvezzi alle cose del governo e del potere et essendo stati lontani dai consigli dei potenti nei quali le decisioni sugli assi del mondo vengono prese, così come lontani siamo stati dalle Nostre terre, chiediamo venia a Dio per primo e per secondi ai Signori e Sovrani delle terre per la Nostra inesperienza. Tuttavia siamo fermi nel proposito di diventare una guida capace ed attenta, se non al pari di come lo fu il Nostro Predecessore, almeno al Suo esempio avvicinandoci, e siamo aperti a coloro che, con spirito fraterno, vorranno offrirci il loro consiglio.

Al momento presente, essendo appena succeduti al Trono di Francia, ci stiamo adoperando per conoscere i dettagli della situazione in cui versa il Nostro Regno e quale sia il concreto lascito che il Nostro riverito Predecessore ci ha tramandato, con l'intento di approntare alcune misure affinché la transizione sia consolidata et il Nostro dominio saldo e stabile. Presto emaneremo alcune leggi che riteniamo indispensabili per la sicurezza e la prosperità del Nostro popolo. E siccome in una transizione come questa vige sempre confusione e disordine, vogliamo Noi fare discernimento et ordine, in particolar modo per quanto riguarda i Nostri rapporti con i Signori stranieri. Per tale ragione, abbiamo irrevocabilmente deciso che tutti i trattati e i patti stipulati con il Regno di Francia precedentemente alla Nostra ascesa non saranno da Noi considerati validi né riconosciuti come tali.

Nonostante questa Nostra drastica decisione, riteniamo a ragion veduta che nel novero di codesti vecchi trattati et accordi possano essercene molti che hanno facoltà di giovare ancora e tanto al Nostro Regno, così come possono essercene molti scaturiti da giuste e valevoli cause la cui osservanza meriterebbe di essere continuata. Pertanto invitiamo, nell'anno che segue, i Signori stranieri a farsi avanti e a conferire con Noi qualora ritengano che un accordo, di qualsiasi tipo, precedentemente stipulato tra Loro et il Regno di Francia debba continuare a sussistere e debba da Noi essere rinnovato.

Rivolgiamo codesto invito in particolar modo ai Nostri alleati di vecchia data che, riteniamo, sono coloro che più di tutti hanno diritto ad avere la concreta possibilità che gli antichi vincoli di amicizia vivano nuovamente e su di essi si possa fare ancora affidamento. Dal canto Nostro, infatti, non vediamo perché così non possa essere.

Parimenti, rivolgiamo a tutti l'invito a non avere esitazione sin dal principio nel rivolgersi a Noi per qualsiasi trattativa diplomatica che vogliano portare avanti: le porte della Corte del Re resteranno sempre aperte per i fratelli cristiani così come per i romei et i musulmani.

Coloro che ci sono nemici e contro cui le spade sono state levate sappiano altresì che Noi non saremo meno fermi e determinati nel condurre e combattere le guerre di come lo fu il Nostro Predecessore. Ma sappiano pure che questa Nostra successione potrebbe essere l'occasione propizia per cessare le ostilità in corso, stipulare una tregua e ricomporre i legami della pace, cosa massimamente gradita ai celesti occhi del Signore Misericordioso. Anche costoro infatti troveranno in Noi un interlocutore ben disposto et attento.

Con la devozione e l'umiltà che bisogna portare al cospetto divino, ci accingiamo a governare il Regno di Francia, sicuri che il fardello della Nostra autorità ci proviene da Dio Nostro Padre e che il domani si dispiegherà secondo la Sua volontà.

Possa la Beata Vergine Maria preservare i Signori e i Sovrani del mondo da ogni male et anche vegliare su di Noi.



In fede e verità,
Luigi VII di Francia

Parigi, anno Domini 1176

L'Imperatore Federico I, re dei Germani, da il benvenuto al nuovo Re di Francia.

L'Impero e la Francia hanno allacciato nel corso degl'anni intensi rapporti, sia commerciali che militari. Vi ragguaglieremo presto su cosa abbiamo stipulato con il vostro predecessore!

I nostri omaggi!

Anche il regno d'Aragona da il ben venuto al nuovo re francese. A breve vi invierò una missiva per informarvi sui vari trattati che erano in vigore tra i nostri regni.

[IMG]http://i39.tinypic.com/25p68zl.png[/IMG]

Rendiamo noto che

Sua Maestà Luigi VII
per grazia di Dio Re di Francia

porge i Suoi ringraziamenti al nobile Imperatore et al valente Sire d'Aragona, dei quali attenderà le missive cui verrà data risposta non appena Egli potrà prendere dettagliata visione della situazione del Suo Regno. Il Re altresì rende i Suoi omaggi ad Entrambi.



Guglielmo di Champagne
Arcivescovo di Reims e Cancelliere di Francia

Parigi, anno Domini 1176

Il regno di Castilla Y Leon, porge i suoi saluti al possente sovrano di Francia e spera di intrecciare una alleanza reciproca e una comune politica difensiva.

Don Sancho, Rey de Castilla y Leon!

I principi d'Outrèmer gioiscono nel vedere tale saggezza e sapienza reincarnata in un tale monarca e impazientemente aspettano una visita nella Sacra Terra di Gerusalemme da parte del fratello francese per onorare i patti precedentemente presi con il Grande Regno di Francia,guidato ora da un nobil uomo posto dallo stesso Iddio.

Che la Francia possa continuare il suo corso nell'onorare come alleato e fratello spirituale il Sacro Regno Gerosolimitano nelle sue vicissitudini.

I Principi d'Outrèmer

[IMG]http://i39.tinypic.com/25p68zl.png[/IMG]

Rendiamo noto che

Sua Maestà Luigi VII
per grazia di Dio Re di Francia

ringrazia e porge i Suoi omaggi al cristianissimo Sire di Castiglia e Leon, le cui speranze di amicizia pur'egli condivide et auspica di veder sbocciare.

Altresì il Re riceve con grande lietezza le parole dei devoti Principi che nella fede reggono e custodiscono i sacri luoghi della Vita e della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, là dove Dio Onnipotente ha dato in sacrificio il proprio santo Figlio per la salvezza di tutti gli uomini. Non temano i nobilissimi Fratelli d'Oltremare: la devozione del Re e della Sua Corte al Signore Misericordioso et alla Santa Madre mai permetteranno che il Regno di Francia faccia venir meno il Suo sostegno spirituale, et in ogni occasione in cui sarà possibile, materiale a Gerusalemme.



Guglielmo di Champagne
Arcivescovo di Reims e Cancelliere di Francia

Parigi, anno Domini 1176

Il potente Rex
Offre la pace al Califfo Moro.
Data la situazione strategica e l'imminente arrivo di altri rinforzi dal mediterraneo,chiediamo in cambio la sola città di Sidjilmassa e la cessione di una città a scelta del sultano moro al suo alleato Rex Aragonensis,altrimenti perderà prima tutti i possedimenti in Ifrique ed in seguito anche in Hispania.
In fede
Guglielmo d'Altavilla Rex Siciliae,Ifrique et Dalmaticoum

Rifiutiamo categoricamente, il sovrano aragonese verrà annichilito e in Africa le cose stanno per cambiare.

GlaucopideSophia1, 27/11/2013 00:51:

---

Rifiutiamo categoricamente, il sovrano aragonese verrà annichilito e in Africa le cose stanno per cambiare.

---

Siamo disposti a rinunciare ad ogni pretesa su Sidjilmassa a patto che il sultano ceda almeno un territorio agli Aragonesi.
In fede
Guglielmo d'Altavilla Rex Siciliae,Ifrique et Dalmaticorum

Assolutamente no , l'Aragona sarà distrutta .

Se questa è la volontà dei mori allora ne prendiamo atto, non crediate che solo perchè adesso stiate marciando verso le nostre terre avrete gioco facile. Vi respingeremo e torneremo all'assalto e se dovremo perire solo iddio sa quanti infedeli ci seguiranno.