Re: Re: Re:
rhaymo, 14/01/2012 11.31:
mi riferisco ai testi nella pergamena che appare quando inizi una campagna.
ah il "welcome script"
sì in effetti bisogna tradurlo in inglese... qualche volontario?
ecco il testo italiano
¬;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;WELCOME! SCRIPT
{MOORS_START_BODY}Il vostro dominio si estende sulla Numidia orientale e la capitale di questo reame è Khirta. Il vostro fedele popolo è dedito principalmente alla pastorizia e all'agricoltura, ma aspira alla ricchezza che il commercio del Mare Mediterraneo può offrire: i vicini Cartaginesi, che dominano il litorale africano, potrebbero essere validi soci d'affari, ma anche rivali invidiosi e infidi. Essi hanno fondato molte ricche colonie subordinate a Cartagine, la loro madrepatria.\n\n
Cartagine giace a est, sul litorale africano. E' una grande metropoli e fino a pochi anni fa poteva vantarsi di essere la più ricca città a ovest di Alessandria; ma la grave sconfitta navale, che i Romani hanno inflitto ai Cartaginesi presso le isole Egadi, ha tolto a questi ultimi il controllo del mare e delle grandi isole (Sicilia, Sardegna, Corsica). Costretti a una tregua umiliante, i Cartaginesi devono anche fronteggiare la grande ribellione dei mercenari e abbisognano di un appoggio; voi potreste aiutarli a sottomettere gli insediamenti ribellati, traendo immensi benefici dal commercio con i futuri alleati...\n\n
In ogni caso, prima di intervenire, sarebbe saggio rinforzare il regno numidico, unificando sotto il vostro dominio tutti i popoli locali, attualmente divisi tra l'etnia dei Massili (a voi fedele) e quelli dei ribelli Massesili, capeggiati da Syphax, che domina a occidente la città di Siga. Una volta sottomessi i Massesili, potrete avanzare con i vostri temibili cavalieri numidici sino all'Oceano, affrontando i Mauri di re Baga, e portando i confini del regno oltre l'Atlante. Una profezia divina ha predetto un destino glorioso per la vostra dinastia e per il pargolo Nasinissa, vostro nipote: egli stabilirà il dominio dei Massili sui Massaesili e condurrà il popolo numidico alla conquista dell'Africa Occidentale!\n\n
Se poi vorrete completare il dominio nelle regioni africane, dovreste sottomettere al più presto le tribù berbere nomadi del sud, i Getuli, che hanno sviluppato un ricco mercato presso l'oasi di Tucrumuda. Se vi impossesserete del villaggio, controllerete le proficue rotte mercantili che attraversano il Sahara, e ciò fornirà un grande impulso all'economia del vostro reame.\n\n
A nord, oltre il Mare, giace l'Iberia, di cui non conosciamo molte cose. Tutto ciò che è giunto alle nostre orecchie proviene dai mercenari libici al servizio dei Cartagine: pare che i Cartaginesi progettino di fondare un nuovo impero iberico e di stringere un'alleanza con le popolazioni celtiche locali, riunite in una bellicosa confederazione celtibera.\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{MOORS_START_TITLE}Salute, Re dei Numidi!
{PORTUGAL_START_BODY}Siete il sovrano dei Garamanti, un popolo berbero fiero e prospero, seppur minacciato dall'avanzata inesorabile del deserto. Di fronte alla minaccia incombente, occorre espandere il reame a nord, verso i più fertili e miti litorali africani, attualmente dominati dai Cartaginesi e dai Tolomei d'Egitto.\n\n
Il vostro popolo è costituito in gran parte da coltivatori, artigiani e commercianti. Non sono veri guerrieri, ma non si tirano indietro di fronte alla guerra: sanno che per difendere il poco che hanno devono usare ogni risorsa, compresa la forza. Inoltre, l'abbondanza di schiavi trogloditi provenienti dalle regioni meridionali fornisce un supporto numeroso e bellicoso: se saprete farne buon uso, riuscirete ad incunearvi nel Mediterraneo e magari a conquistare una delle colonie puniche, come la ricca Leptis in Tripolitania.\n\n
Se non vorrete scontrarvi con i ricchi Cartaginesi del nord-ovest, potrete rivolgere le vostre mire a nord-est e tentare un attacco ai Tolomei, che controllano la Cirenaica e la Libia. Sebbene il regno tolomeo sia uno dei più grandi e potenti al mondo, esso sta affrontando molte guerre a oriente e probabilmente scenderebbe a patti più facilmente degli ambiziosi Cartaginesi...\n\n
Potreste anche evitare lo scontro con i due grandi regni e tentare di espandere i confini del vostro reame in altre direzioni. A ovest, oltre Leptis, le tribù berbere ribelli dei Getuli hanno sviluppato un ricco mercato presso l'oasi di Tucrumuda. Se vi impossesserete del villaggio, controllerete le proficue rotte mercantili che attraversano il Sahara, e ciò fornirà un grande impulso all'economia del vostro reame.\n\n
A Est, invece, giace l'oasi indipendente di Hibitonpolis, la chiave per entrare negli affari dei mercati egiziani della Valle del Nilo. Non sarà affatto semplice espugnare la cittadina, poichè la sua annessione è considerata dai Tolomei una assoluta priorità, e anche il popolo meridionale di Kush potrebbe tentare una sortita...\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{PORTUGAL_START_TITLE}Salute, Re di Garama!
{SPAIN_START_BODY}Il vostro popolo abita queste terre da molte generazioni. I nostri antenati provennero dalle Gallie e, superati i monti Pirenei, si installarono nelle regioni settentrionali dell'Iberia; qui hanno costruito piccoli insediamenti e villaggi fortificati per controllare le vie di comunicazione e proteggere i pascoli.\n\n
L'espansione verso nord vi ha portato a dominare sulla Cantabria, acquistando un importante scalo marittimo sulla rotta dei Cartaginesi per le isole settentrionali; così i Celtiberi, da allevatori e agricoltori, potrebbero diventare anche mercanti e arricchirsi con il commercio. Potreste anche tentare un incursione a nord, nelle terre dei Galli, da dove proviene la nostra gente. Sebbene molti villaggi si siano coalizzati in una vasta confederazione gallica in funzione anti-romana, gli Aquitani di Burdigala rimangono una tribù indipendente, ed essendo culturalmente affini a noi non dovrebbero opporsi più di tanto alla vostra azione di conquista...\n\n
Ma è solo l'inizio. Grazie alla coesione delle tribù della nascente Confederazione Celtibera, disponete di un buon numero di forze armate pronte a obbedire agli ordini vostri e di vostro figlio Lucejos, un giovane che gli dèi hanno prescelto come futuro eroe del vostro popolo, e che i Romani chiameranno Allucius. Potreste decidere di impiegare gli uomini nella conquista delle regioni occidentali, completando il dominio sull'intera penisola; se riuscirete a sottomettere la Galizia e la Lusitania, potrete fregiarvi del titolo di Rix di Hispania!\n\n
A sud giace la Tardulia, una grande regione autonoma, sulla quale ben presto piomberanno gli eserciti di mercenari cartaginesi. Possiamo sopportare la presenza punica sul litorale, i cui commerci portano benefici anche ai nostri villaggi, ma l'infiltrazione cartaginese nel cuore della penisola iberica è un rischio da evitare in ogni modo.\n\n
Una quarta - e più rischiosa - via per espandere i confini del vostro reame potrebbe essere proprio l'est. Se vi incuneerete con astuzia e prudenza nel conflitto che oppone i Romani ai Cartaginesi, e se saprete scegliere con saggezza la parte con cui schierarvi, potreste persino ritagliarvi uno sbocco sul Mediterraneo. Sagunto appare la vittima predestinata: è una colonia greca protetta dai Romani ma di fatto indipendente, situata in Edetania, ma è ambita anche dai Cartaginesi...\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{SPAIN_START_TITLE}Salute, Re dei Celtiberi!
{EGYPT_START_BODY}La vostra gloriosa dinastia sorse 65 anni fa, quando Tolomeo I Sotere, il padre di vostro padre, prese il titolo di sovrano d'Egitto dopo la morte di Alessandro il Grande. Egli, combattendo i Seleucidi, assunse il controllo di Palestina e Cipro e fondò la città di Arsinoe in Pamphyla; tutte queste regioni fanno tuttora parte dei vostri domini. In seguito vostro padre, Tolomeo II Filadelfo, guerreggiò contro i Seleucidi in Celesiria e in Grecia contro i Macedoni di Antigono II Gonata, mantenendo gli avamposti in Siria e Anatolia. Dopo la sua morte, siete divenuto il nuovo divino Faraone e avete preso in sposa Berenice II di Cirenaica, che vi ha portato in dote la ricca città portuale di Cyrene. La guerra contro la Siria è scoppiata per la terza volta e, così come vostro nonno e vostro padre, anche voi vi siete opposto alle ingiuste pretese dei Seleucidi, il cui re Antioco II aveva ripudiato vostra sorella Berenice. La guerra si è conclusa un anno fa con la vostra trionfale vittoria, che ha ribadito la supremazia tolemaica su Palestina, Cipro e Anatolia meridionale.\n\n
Ora è tempo di proseguire la campagna di conquiste già avviata dai vostri avi. Da Alessandria, capitale del regno, illuminata di giorno dalle menti più geniali del mondo e di notte dalla luce del monumentale Faro, potrete progettare l'espansione del regno. A ovest, oltre Cirene e lungo il litorale africano, giacciono le colonie cartaginesi dalle quali non dovremmo temere attacchi: i punici sono più interessati al commercio che alla guerra, perciò vi consiglio di intavolare con loro trattati di amicizia e diritti commerciali. Ben più aggressivi sono i Garamanti, una fiera popolazione nomade che vive ai margini del grande Deserto.\n\n
A nord, in Anatolia, dalla disgregazione dell'Impero Seleucide sono sorti vari regni indipendenti: Pergamo e Sardis dominano in Frigia e Lydia, colmando il vuoto di potere originato dalla ritirata dei Seleucidi oltre il Tarso. In Galazia si sono stanziati ormai da qualche decennio i Celti, mentre in Cappadocia regna Ariarathes III, genero ribelle del re seleucide Antioco II. Questi piccoli regni non riusciranno a resistere di fronte a un attacco ben coordinato; se riuscirete ad annetterli al regno d'Egitto, controllerete l'intera penisola anatolica.\n\n
Sul fronte orientale, ancora caldo per la guerra contro i Seleucidi, Palmyra si è ribellata ai nostri nemici. Essa rappresenta una città molto importante per il controllo delle rotte mercantili che collegano la Siria all'Arabia. Più a sud, Petra costituisce da decenni un ostacolo insormontabile, una vera roccaforte per i ribelli Nabatei che si rifiutano di sottostare al vostro divino volere. Se riuscirete nell'impresa di spezzare la loro resistenza, avrete la strada spianata per la conquista della penisola arabica.\n\n
A sud, infine, lungo la valle del Nilo, giacciono alcune regioni indipendenti come l'oasi di Hibitonpolis e la città di Napata, antica capitale del regno di Kush, che ora si è ritirato più a sud. Ambedue gli insediamenti rappresentano una buona opportunità per ampliare il raggio d'azione dei vostri mercati.\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{EGYPT_START_TITLE}Mi prostro, mio Faraone!
{TURKS_START_BODY}Il Ponto è la nostra dimora. Dal Ponto Eusino ricaviamo ciò che serve per commerciare: pesce, sale, frumento proveniente dalle pianure settentrionali. Così, a partire da regioni anguste e povere di risorse, i vostri illustri avi hanno costruito un piccolo ma ricco regno, grazie al controllo delle rotte marittime. Ma per non perdere ciò che abbiamo conquistato col sudore, dobbiamo mantenere una flotta potente per contrastare i rivali Greci e un esercito numeroso in grado di presidiare i passi montani che ci separano dagli infidi Armeni.\n\n
Il fondatore del vostro regno fu Mitridate II Ctiste, Figlio di Ariobarzane I e nipote di Mitridate I di Cio. Egli approfittò delle discordie tra i diadochi per rafforzare il suo dominio sulla Cappadocia e sulla Paflagonia; dopo essere stato sconfitto da Seleuco I Nicatore a Curupedio, batté Diodoro, generale di Seleuco, e fondò il regno del Ponto, stabilendo la capitale ad Amasya. Ora le sorti di questo reame sono nelle vostre mani. Avete la possibilità di espanderne i confini con facilità: gran parte dell'Anatolia si è ribellata al dominio dei Seleucidi. Il primo obiettivo potrebbe essere Sinope, ricca città portuale situata a ovest, sul litorale anatolico, in una posizione strategica per il dominio del Ponto Eusino; essa costituirebbe la capitale ideale.\n\n
Ma per completare il dominio del Ponto Eusino, dovrete conquistarne anche le coste settentrionali. La penisola del Chersoneso è costellata di colonie elleniche accomunate da un medesimo sovrano (il Re del Bosforo) ma di fatto completamente indipendenti, quindi non dovrebbe essere troppo difficile costringerle all'obbedienza. La prima azione militare dovrebbe essere diretta contro Hermonassa, una cittadina portuale che controlla lo stretto del Bosforo; potreste tuttavia incontrare la resistenza delle tribù scite e sarmate, popoli nomadi delle steppe, desiderosi anch'essi di guadagnare uno sbocco sul mare.\n\n
Anche a est si intravedono sbocchi espansionistici. Oltre le montagne caucasiche, presso le coste del Mar Caspio, giacciono gli insediamenti di Qabala e Alania. Il Caspio ci aprirebbe un nuovo mondo di commerci marittimi con l'Oriente: Armeni, Parti, Battriani e persino Indiani dovranno sottostare alle nostre regole per poter accedere ai mercati greci. Il dominio del Ponto Eusino e del Caspio sancirebbe la nascita del più potente regno anatolico mai apparso nella storia!\n\n
Sul fronte meridionale dovrete venire a patti con gli Armeni, un popolo bellicoso ma affine a noi in quanto a cultura. Una guerra contro l'Armenia non gioverebbe affatto ai nostri interessi commerciali; inoltre gli Armeni non sembrano molto interessati ad insediarsi nelle nostre terre, piuttosto ambiscono ad annettere le regioni montuose dell'interno anatolico, come la Cappadocia o la Galazia. Pur di guadagnare la loro fiducia, potreste persino appoggiare le loro azioni militari contro quelle terre.\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{TURKS_START_TITLE}Salute, Re del Ponto!
{BYZANTIUM_START_BODY}Come Imperatore di Macedonia dominate sulle terre che vanno da Byzacium a Larissa. Si tratta di una larga striscia di terra, perlopiù montuosa, che comprende al suo interno la capitale Pella e che collega il basso Danubio al Mar Egeo, separando i balcani illirici dal regno dei Traci. La capitale macedone fu posta a Pella da re Archelao, ma è sotto Aminta III che la Macedonia venne unificata. Sotto il regno di Filippo II, tutore di un nipote di Aminta III, il regno macedone sconfisse Tebe, Atene e altre città alleate nella battaglia di Cheronea, imponendo la sua egemonia ai greci. Suo figlio Alessandro il Grande sconfisse l'Impero Persiano, spingendosi fino all'Asia Centrale e ai confini dell'India. Da allora, sebbene l'impero si sia disintegrato subito dopo la sua morte, i regni ellenistici dei suoi diadochi hanno continuato a prosperare, irradiando la cultura greca nell'est.\n\n
Dopo la disgregazione dell'impero alessandrino, il regno di Macedonia passò alla dinastia antigonide. E' passato quasi un secolo, ma le imprese di Alessandro riecheggiano ancora tra i Macedoni, che attendono un nuovo condottiero che possa ripristinare l'autorità macedone sulle regioni ribellatesi all'autorità dei diadochi, prima tra tutti la Grecia. Dovreste mettere da parte ogni indugio e marciare verso sud, occupando stabilmente Thermon e Atene; solo così spezzerete l'alleanza Achea sul nascere, prima che i Greci possano riunirsi sotto un unico vessillo.\n\n
A est, mantenendo una rispettosa e conveniente alleanza con i Traci, i quali sembrano più interessati alla Bitinia e al Ponto Eusino piuttosto che alla Grecia, potreste spingere la flotta oltre il Mare Egeo. L'Anatolia è una terra contesa da molte potenze; se la costa settentrionale è appetita da Traci e Pontici, le regioni interne sono materia di conflitto per i Tolomei d'Egitto e i Seleucidi. Questi ultimi, ripetutamente sconfitti, si sono ormai ritirati oltre il Tarso lasciando sguarnite le regioni occidentali: Pergamo e Sardi si sono rese indipendenti, mentre la Galazia è divenuta la casa dei Celti che emigrarono qui decenni fa, discendendo i Balcani e superando l'Ellesponto. La sottomissione delle coste ioniche in Anatolia sancirebbe il vostro dominio su tutto l'Egeo.\n\n
A occidente potreste dedicarvi alla conquista dei Balcani, contesi da una moltitudine di tribù illiriche. Gli Illiri, anche se intrattengono saldi rapporti con i coloni greci, sono popolazioni arretrate e bellicose; già in passato vi scontraste con loro e da allora i nostri rapporti non sono certo idilliaci. La loro debolezza, come per i Greci, sta nella frammentazione delle tribù, che ha impedito finora la costituzione di un regno unitario. Tuttavia ci è giunta voce di un certo Agrone, potente re illirico degli Ardiei di Scodra, il quale sta progettando una grande campagna espansionistica rivolta sia a nord (contro i villaggi di Segestica e Dalminion) che a sud (contro Apollonia in Epiro e gli Etoli di Thermon).\n\n
A nord non vi sono motivi di interesse. Oltre il Danubio giace il regno dei Daci o Geti, un popolo di stirpe trace che si è stanziato tra i monti Carpazi. Si tratta di un territorio sconosciuto, ma quasi sicuramente povero di risorse e di scarso interesse per la Macedonia. La cosa più saggia è stipulare accordi commerciali con i Daci e scoraggiare i loro tentativi di invasione, rinforzando i presidi lungo il Danubio.\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{BYZANTIUM_START_TITLE}Gloria a voi, Basileus!
{RUSSIA_START_BODY}Da qualche anno arrivano missioni esplorative dall'Estremo Oriente. I Cinesi Han inviano diplomatici che percorrono la Via della Seta, fino alla nostra città di Kashgar: essa è la meta ultima per loro, ma lo è anche per i mercanti provenienti dal mondo ellenico e persiano. Il nostro popolo è l'irrinunciabile tramite tra due mondi lontani: senza di noi e il nostro ordine, la Via della Seta sarebbe in mano ai predoni delle steppe. La confederazione Saka su cui dominate comprende una gran moltitudine di popoli e razze. Entro le vostre terre, che vanno dal Mar Caspio allo Yutian, convivono i Sogdiani, i Geti, i Massageti, gli Issedoni, i Sacarauli e gli Ashguzai. Tutte queste genti sono accomunate dalla lingua e dalla cultura, ma ciò che davvero tiene unita la confederazione è la vostra autorità e la forza dei vostri cavalieri.\n\n
Se vorrete mantenere unito il reame, dovrete anzitutto rafforzarlo; molti sono i nemici che si gioverebbero della nostra caduta, pronti a prendere il nostro posto nel controllo della Via della Seta. Grazie alla grande mobilità dei cavalieri Saka, potrete muovervi con facilità su un territorio sconfinato e tenere salde le redini dell'impero; costruendo forti e torri di guardia nelle posizioni più remote, potrete sorvegliare i confini meno pattugliati. Il fronte più pericoloso è quello meridionale, dove da alcuni anni l'impero seleucide in disgregazione ha originato alcuni regni come quelli dei Parti e dei Battriani. Presto dovrete decidere quale atteggiamento assumere nei loro confronti. Per il momento sembrerebbe conveniente stipulare con essi degli accordi commerciali, limitandosi alla conquista di quelle regioni periferiche che non gli appartengono, come la Corasmia e la Transoxiana.\n\n
A occidente dominano le tribù sarmate a noi affini; come noi vivono in campi seminomadi allestiti nelle steppe, lungo le vie delle migrazioni pastorali. Queste terre non offrono grandi ricchezze, ma solo brulli pascoli a ridosso delle tetre foreste iperboree. Non vi sarà difficile stipulare accordi commerciali e di alleanza con i Sarmati, allo scopo di consolidare i confini a ridosso del Mar Caspio.\n\n
A nord la steppa lascia il passo alla taiga e alla tundra, nelle gelide regioni di Sabiria, o Siberia, una sterminata foresta di conifere e terre ghiacciate, quasi completamente disabitate. Le uniche risorse che questo ambiente ha da offrire sono la legna e soprattutto la cacciagione, che ci fornisce anche le pellicce da indossare e vendere ai mercanti stranieri. Potreste anche inviare un mercante a sondare la presenza di rare ricchezze come l'ambra. Pare invece che non vi sia traccia di civiltà, anche se taluni esploratori riferiscono di una favolosa città popolata da Amazzoni...\n\n
A oriente, infine, potreste partire da Kashgar e tentare un'avanzata verso Turfan, al fine di rafforzare il controllo sulla Via della Seta. Sulla strada per Turfan, nella piana desertica di Taklimakan, sorgono alcune oasi e alcune cittadine autonome, come Khotan, Karaxahr e Kuqa. Se riuscirete a espugnarle, dominerete il Taklimakan e le rotte mercantili. L'impresa però non sarà semplice: gli emissari Han provenienti dalla Cina ci hanno riferito di una terribile orda di cavalieri nomadi provenienti dalle steppe della Mongolia, scacciati dagli stessi Han con cui erano venuti a scontrarsi... essi li chiamano Xiong-Nu.\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{RUSSIA_START_TITLE}Salute, Sovrano Saka!
{POLAND_START_BODY}La Dacia è vostra, sire. E' una buona terra, ma ambita da molti nemici. A nord, le fameliche tribù germaniche scendono dalla Scandia e oltrepassano il mare, diventando sempre più numerose e bellicose; a sud l'espansione dei popoli greci e latini giunge a minacciare le terre balcaniche fino al Danubio; a est, orde di popoli nomadi noti come Sciti e Sarmati si diffondono nelle pianure e spingono verso occidente. Solo voi potrete tenere unito il nostro popolo e respingere gli attacchi che verranno!\n\n
Qui, in Dacia, le nostre tribù si sono coese e hanno formato un regno unito, l'unico vero regno oltre il Danubio. La gente ellenica ci insulta chiamandoci barbari Geti, ma in verità teme la nostra forza: sa che una guerra contro di noi sarebbe dura da vincere. Dovreste aumentare il timore dei nosri nemici e incutere rispetto per il nostro popolo, estendendo i confini del regno di Dacia. Per ora è meglio evitare una guerra contro i Traci e i Macedoni, ma potrete conquistare altre terre a nord, nelle regioni ribelli della Cotinia e del Pripet.\n\n
Il dominio del Danubio sarà completo solo se saprete portare le vostre armate a ovest, in Pannonia. Qui giace una grande pianura che ospita una tribù celtica stanziata nell'insediamento di Ak-ink, o Aquincum come viene chiamato dai latini. La conqusta delle steppe pannoniche vi aprirà la via per le conquiste occidentali in Dalmatia e Venetia, ricche regioni illiriche che possono accedere ai commerci dell'Adriatico.\n\n
A est, dovrete al più presto annettere la Getica: questa terra delimita l'area in cui il Danubio muore gettandosi nel Ponto Eusino, essendo una regione costiera limitrofa al delta del Danubio, e in essa sono sorte alcune ricche colonie greche come Tyras.\n\n
Noi siamo immortali: la morte è solo una via che tutti prenderemo per iniziare una nuova vita al cospetto di Zalmoxis, l'unico grande dio. Non dobbiamo temere di morire, e non c'è morte migliore che una vita donata al proprio popolo. I nostri guerrieri sono pronti a tutto: se necessario, sapranno fronteggiare le avanzate civiltà elleniche, contrastando le falangi macedoni e i peltasti traci. Il Danubio ci protegge dalle invasioni meridionali, ma dobbiamo sempre stare all'erta.\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{POLAND_START_TITLE}Salute, Re di Dacia!
{HUNGARY_START_BODY}\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{HUNGARY_START_TITLE}Salute, Re di Ungheria!
{FRANCE_START_BODY}Galli, così ci chiamano i Romani, che gli dèi li maledicano. Ci spingono a nord, togliendoci le terre che possediamo da generazioni; vogliono cacciarci oltre le Alpi e di certo non si fermeranno là... la loro avidità non ha limiti. Così, di fronte al nemico comune, le nostre tribù hanno messo da parte le rivalità e si dono unite in una confederazione: tutti insieme, contro Roma.\n\n
Come capo riconosciuto della confederazione, il vostro dovere è difendere gli insediamenti celtici occidentali, situati nella penisola italica. Mediolanum e Felsina sono i nostri avamposti nella penisola, ai quali dovreste aggiungere al più presto Segesta e Patavium, dei villaggi indipendenti delle tribù dei Liguri e dei Veneti, non abbastanza forti da opporsi a voi. Se riuscirete in queste campagne militari, i Romani saranno bloccati e potrete concentrare le nostre forze in Etruria.\n\n
Non tutti i Galli, tuttavia, hanno aderito all'alleanza celtica. Gli Aquitani, una tribù celtica stanziata nell'omonima regione di Aquitania, a ovest di Tolosa, non hanno voluto rinunciate alla loro autonomia e così hanno rifiutato di entrare nella confederazione. Essi si comportano in modo stupido ed egoista, evitando di aiutare i loro stessi fratelli in pericolo e preferendo dedicarsi ai commerci marittimi con i mercanti cartaginesi... cederanno solo se saprete sottomettere la loro capitale Burdigala.\n\n
Anche i Belgi di Samarobriva, una fiera popolazione celtica gelosa della propria indipendenza, non hanno rinunciato alla loro indipendenza; se vorrete coinvolgerli nell'alleanza gallica dovrete usare la forza di persuasione delle armi. Tra l'altro la Gallia Belgica è una regione piuttosto ricca di risorse ed è in stretti legami commerciali con i Britanni, una potente confederazione celtica insulare con cui potrete instaurare rapporti amichevoli. Tuttavia, da alcune generazioni si narrano racconti di popoli delle foreste, i Germani, scesi dalle remote regioni della Scandia per conquistare il mondo dei Celti. Questa gente bellicosa e selvaggia dimora oltre il Reno e si sta rapidamente espandendo verso sud. Ben presto avremo contatti diretti con loro: saranno validi alleati contro Roma, o nemici da combattere e contenere?\n\n
A sud, la potente colonia greca di Massilia controlla i traffici mercantili del Mediterraneo, rivaleggiando persino con Cartagine. E' una città pienamente indipendente, anche se ha dovuto accettare la scomoda alleanza di Roma che è la sua protettrice. La conquista di Massilia vi consegnerebbe uno dei porti più ricchi al mondo, trasformando di colpo il vostro regno continentale in una potenza marittima di rilievo, ma potrebbe ulteriormente irritare i Romani...\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{FRANCE_START_TITLE}Salute, Re delle Gallie!
{ENGLAND_START_BODY}Siete il sovrano riconosciuto della Britannia, la più grande isola del nord. I vostri domini comprendono le regioni meridionali di Camulodunon, quelle occidentali di Deva e quelle settentrionali di Eborakon. Il nostro popolo si stabilì su quest'isola molti secoli fa, superando le insidie del mare, e ha piegato una natura fredda e ostile; ma ora questa terra ci fornisce tutto ciò che ci serve per vivere. Sorgenti pure, selvaggina abbondante, grano, minerali e metalli preziosi.\n\n
Il nostro isolamento è al tempo stesso la nostra forza e la nostra debolezza: ci protegge dai nemici, ma ci costringe a un commercio obbligato con i soli Galli. Essi sono un insieme di tribù continentali che hanno recentemente formato una potente confederazione per opporsi ai Romani; ci accomuna ad essi la cultura e le usanze celtiche, ma è soprattutto il commercio che ci unisce. Senza i Galli, la nostra economia fallirebbe. Per questo fareste bene a farvi alleato questo popolo. Potreste inviare un contingente oltre il mare e sottomettere Samarobriva, capitale dei Belgi, una popolazione celtica ribelle: in tal modo avrete contatti diretti con la confederazione gallica.
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In ogni caso, per poter trattare alla pari con i Galli, dovrete aumentare la forza del vostro regno. Come potranno rispettarci, se non abbiamo nemmeno il controllo completo della nostra isola? A nord, infatti, i Caledoni si rifiutano di sottomettersi e mantengono il controllo della Caledonia. E' un popolo indigeno duro e selvaggio, fortemente legato alla propria terra che non cederà facilmente. La loro capitale è il vllaggio fortificato di Dunn Chailleann.\n\n
A ovest invece giace l'Hibernia, una grande isola popolata da molteplici tribù riunitesi sotto un'unica dinastia regnante; sottometterle sarà senz'altro più difficile, e le ricchezze di questa terra sono ben poche. Se non altro, il controllo dell'insediamento portuale di Tara (capitale degli Iberni, governati dal mitico sovrano Nia Segamain) vi permetterà di sviluppare le rotte mercantili marittime con gli insediamenti costieri della penisola iberica, in parte controllati dai ricchi commercianti cartaginesi.\n\n
A occidente, oltre il mare, giace la sterminata Scandia. Sappiamo pochissimo di queste fredde terre e delle popolazioni che le abitano; esploratori greci e cartaginesi ci hanno riferito di bellicose tribù germaniche, che a migliaia attraversano il mare e invadono il continente celtico. Ben presto, a quanto pare, avremo a che fare con questi invasori, che si stanno spingendo sempre più vicino al Reno...\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{ENGLAND_START_TITLE}Salute, Re di Britannia!
{SCOTLAND_START_BODY}\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{SCOTLAND_START_TITLE}Salute, Re di Scozia!
{ROMANI_START_BODY}Roma non è mai stata così potente. Terminate le guerre contro Pirro e le colonie greche dell'Italia meridionale, il nostro popolo ha ormai ottenuto il controllo dell'intera penisola italiana, dagli Appennini settentrionali fino alla Puglia e alla Calabria, ma anche la Sicilia occidentaleè stata sottratta al dominio cartaginese, dopo la vittoria conseguita nella Guerra Punica. Come Console di Roma, dovrete mantenere il dominio su queste terre e, se possibile, ampliare i confini ai danni nei nostri storici nemici: Galli, Cartaginesi e Greci.\n\n
Oltre gli Appennini si apre la Gallia Cisalpina: una pianura fertile, un tempo popolata in parte dagli Etruschi e dai coloni greci, ma ora completamente occupata dagli spregevoli Galli. Felsina e Mediolanum sono i principali insediamenti dei barbari del nord; se riuscirete a sottometterli, ogni traccia di quella rozza civiltà sarà spazzata via dalla nostra penisola. Tuttavia, mio Console, prima di scontrarvi con i Galli fareste bene a rafforzare l'autorità di Roma sulle coste settentrionali, conquistando i villaggi ribelli di Segesta (dominata dai Liguri) e di Patavium (occupata dai Veneti).\n\n
A Occidente vi sono le grandi isole: Sardegna e Corsica. Ancora più ad ovest giacciono le Baleari. Se nei vostri piani vi è il progetto di trasformare Roma nella dominatrice del Mediterraneo, allora la conquista di queste terre emerse sarà un passo necessario. La Sardegna è recentemente finita in mano ai mercenari punici ribelli che stanno squassando l'Africa; la Corsica, liberata dall'influenza cartaginese, è governata dalla popolazione locale. Gli abitanti di ambedue le isole sanno di non avere la forza necessaria per opporsi al nostro esercito e non si opporranno più di tanto all'annessione romana.\n\n
A sud lo scontro con Cartagine è destinato a divampare. I Puni vogliono riscattarsi dalla clamorosa sconfitta subìta presso le Egadi e ambiscono a ristabilire il controllo almeno sulla Sicilia occidentale; ma anche la Sardegna e la Corsica, ormai sfuggite al loro controllo, costituiscono per loro degli obiettivi dichiarati. Tra Roma e Cartagine non potrà esservi pace duratura! I Puni sono alle prese con una vasta insurrezione mercenaria in Africa che ha coinvolto molte città tra cui la ricca Hadrumentum... quando lo riterrete opportuno, potrete allestire una potente flotta nel porto siciliano di Messina e quindi sbarcare in Africa, muovendo guerra in terra punica!\n\n
A oriente la situazione è più tranquilla. Ora che le colonie greche in Puglia e Calabria sono state domate, non dovrete temere altre invasioni poichè le potenze elleniche sono in lotta continua tra loro: Macedoni, Traci e Greci (riuniti nella Lega Achea) competono per la posizione dominante nell'Egeo. Sfruttando il corso degli eventi, potreste dedicarvi alla conquista delle sponde opposte dell'Adriatico, dominate da città indipendenti troppo deboli da opporsi a noi, come Apollonia. Dovrete tuttavia vedervela con gli Illiri, una bellicosa popolazione balcanica che sta diventando troppo audace nelle loro azioni piratesche... Fate capire loro chi è destinato a dominare l'Adriatico!\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{ROMANI_START_TITLE}Ave, Console di Roma!
{MILAN_START_BODY}Ci fu un tempo in cui i Greci dominavano il mondo e il mondo ruotava attorno allo splendore delle "poleis" greche. Ora quel tempo sembra lontano e molti non credono che potrà ripetersi un periodo così. Ma la nascita della Lega Achea, di cui siete il sommo Stratega, potrebbe mutare il corso degli eventi e restituirci quell'era di prosperità e di pace che le pluridecennali guerre fratricide ci stanno togliendo. La vostra missione è chiara: partendo dalla nostra capitale, Corinto, unire tutti i Greci in una sola nazione, prima che lo faccia un nuovo Alessandro, dalla Macedonia.\n\n
Sì, la Macedonia... una terra selvaggia di montanari e allevatori di cavalli. Se Alessandro ha conquistato il mondo intero lo deve alla cultura ellenica e ai guerrieri mercenari greci. Quando saremo abbastanza forti, sarà la Macedonia a diventare suddito della Grecia, e non il contrario. Per adesso, tuttavia, dovreste evitare di scontrarvi a nord con la potente falange macedone, e dedicarvi piuttosto alla conquista delle tante poleis indipendenti che ci circondano.\n\n
A oriente giace l'Attica. La città di Atene, sebbene in decadenza, rimane una delle maggiori potenze dell'Egeo e dispone ancora di una flotta numerosa. Da alcuni anni la città ospita un piccolo presidio macedone, essendo Atene formalmente sottomessa alla Macedonia, ma di fatto gli Ateniesi possono gestire in piena autonomia i loro affari e la loro politica. Non passerà molto tempo, tuttavia, prima che Filippo di Macedonia decida di annettere la città al suo regno per poterne avere un controllo assoluto: dovrete fare di tutto perchè ciò non accada. La conquista di Atene dovrebbe essere la vostra prima priorità.\n\n
A sud, oltre l'istmo di Corinto, si aprono le terre del Peloponneso, una regione ricca e ambita da molti. La più potente città in questa zona è senza dubbio Sparta, che per secoli ha conteso ad Atene la supremazia in Grecia, riuscendo infine ad ottenerla anche grazie all'aiuto persiano. Ma dopo il crollo dell'Impero ad opera di Alessandro il Grande, Sparta ha attraversato un periodo difficile, dal quale si sta riprendendo lentamente. Dovreste affrontare al più presto i temibili Spartiati: se conquisterete la potente Sparta, il Peloponneso cadrà nelle vostre mani e né Olimpia né alcun'altra città greca oserà opporsi a voi. Una volta annesso il Peloponneso, potrete preparare con calma lo sbarco a Creta, isola strategica per il controllo dell'Egeo.\n\n
A occidente gli obiettivi più immediati sono Olimpia (situata nel nord del Peloponneso) e Thermon (che giace nell'Etolia ed è sede della Lega Etolica, vostra nemica). Sospettiamo che gli Etoli stiano complottando con i Macedoni contro di noi; non sorprenderebbe che quei codardi si vendessero a coloro che dovrebbero essere i nemici comuni di tutti i Greci. Thermon va punita quanto prima. Quando dominerete sull'Etolia, i confini greci saranno al sicuro dalle incursioni macedoni e si apriranno interessanti prospettive di espansione in direzione dell'Adriatico...\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{MILAN_START_TITLE}Salute, Stratega Greco!
{ILIRET_START_BODY}Siete il sovrano di un piccolo ma ambizioso regno situato nel mezzo del litorale orientale del Mar Adriatico, con capitale a Scutari. Da questa città mercantile potrete facilmente espandere la vostra influenza in molte direzioni, ma soprattutto avrete la possibilità di contendere i commerci dell'Adriatico ai Romani. In ogni caso dovrete muovervi con prudenza, poichè attualmente i nostri vicini (non solo i Romani) sono più potenti sia militarmente che finanziariamente.\n\n
Il nostro popolo ama la pirateria ma rimane comunque una stirpe di guerrieri terricoli, contadini e allevatori. La naturale direzione d'espansione del vostro regno dovrebbe quindi essere il nord, nelle terre dei Balcani. Tra questi monti, che spaziano dall'Adriatico alle Alpi e al Danubio, sorgono una moltitudine di villaggi indipendenti che condividono le nostre stesse radici: Dalmati e Pannoni non si opporranno ai vostri tentativi di annessione, e se lo faranno sarà a loro discapito!\n\n
A oriente, oltre i monti balcanici, sorge il regno di Macedonia, un popolo un tempo affine al nostro ma ormai completamente ellenizzato. I Macedoni rappresentano la civiltà militarmente più potente dell'area greca per cui sarebbe saggio limitarsi a stipulare con loro accordi commerciali, senza intervenire direttamente nelle questioni elleniche.\n\n
A sud giace l'Epiro, che fino a poco tempo fa rappresentava la più grande potenza dell'Adriatico. Ma, dopo la sconfitta subita ad opera dei Romani, il regno epirota è ormai al collasso. La città di Apollonia, governata dal tiranno Pirro II, è ancora indipendente ma cederà presto se messa alle strette. Questa regione potrebbe essere un facile obiettivo per il vostro esercito, situato a breve distanza, ma è una preda ambita anche dai Romani e dai Greci.\n\n
A occidente, oltre l'Adriatico, giace la ricca penisola italica. Roma è divenuta, negli ultimi decenni, la più grande forza navale del Mediterraneo occidentale; persino la potente Cartagine è stata sconfitta. Ora, debellate le colonie greche ribelli del sud, i Romani controllano tutta la penisola italica fino alla Gallia Cisalpina, oltre alla Sicilia, che i Cartaginesi hanno dovuto abbandonare dopo la sconfitta navale subita presso le Egadi. Fortunatamente Roma guarda all'ovest per espandersi, ma fareste bene a tenere sotto controllo i potenti vicini: la nostra pirateria potrebbe causare una loro furiosa reazione...\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{ILIRET_START_TITLE}Salute, Re degli Illiri!
{SICILY_START_BODY}Il nostro popolo dimora in Tracia da molti secoli; i nostri domini spaziano dall'Egeo al Danubio, e comprendono anche le coste del Ponto Eusino ad eccezione della regione di Bisanzio, una città ellenica indipendente. La recente invasione celtica, diretta nel cuore dell'Anatolia, ha portato grande confusione nelle nostre terre, ma grazie al vostro intervento è stato ristabilito l'ordine ed ora il regno è pronto per espandersi. L'aspirazione dei Traci è quella di egemonizzare i ricchi commerci marittimi dell'area Egea-Pontina e quelli terrestri che, mediante il Danubio, collegano una gran varietà di culture e civiltà.\n\n
A nord giacciono le più ghiotte opportunità di espansione. Superato il Danubio si aprono le sterminate steppe sarmate, ma se proseguirete lungo la costa del Ponto Eusino arriverete presto a Tyras, una delle più ricche e prospere colonie greche. Tyras, sebbene da molti anni ambita da Sciti e Daci, è riuscita finora a mantenersi indipendente, ma non potrà resistere ad un'aggressione ben pianificata. Una volta conquistata Tyras avrete il controllo completo della costa occidentale del Ponto Eusino e potrete persino tentare la conquista del Chersoneso Taurico, come fece il vostro avo Cotys I.\n\n
A oriente giace Bisanzio, una città in grande sviluppo, situata sullo stretto dell'Ellesponto, in un punto strategico sia dal punto di vista militare che commerciale. Se riuscirete nell'impresa di sottomettere Bisanzio, controllerete lo stretto e di conseguenza regolerete tutto il traffico navale del Ponto Eusino che, come sappiamo dai nostri geografi, non ha altri sbocchi. Dopo la sottomissione di Bisanzio potrete anche tentare l'invasione delle coste anatoliche che in questi anni, a seguito del collasso dell'Impero Seleucide a ovest, si sono rese in gran parte indipendenti.\n\n
A sud, il Mar Egeo è teatro di scontri sanguinosi e commerci fiorenti. Chi riuscirà ad imporre il proprio volere su questo mare otterrà profitti incalcolabili. Per questo molte potenze ambiscono a rafforzare la propria presenza nelle tante città portuali elleniche: non solo Macedoni e Greci, ma anche gli Egizi, che si stanno minacciosamente avvicinando all'Egeo dalle coste dell'Anatolia meridionale. Se vorrete inserirvi anche voi nella disputa, dovreste puntare diritto su Atene, la cui antica potenza è ormai solo un ricordo; se non agirete celermente, Atene potrebbe finire presto sotto il controllo dell'ambiziosa lega Achea oppure del Regno di Macedonia, che già vanta un controllo indiretto sulla città ateniese (che tra l'altro ospita una guarnigione macedone).\n\n
A occidente le possibilità di espansione sono praticamente nulle, a meno che non vogliate entrare in conflitto con la Macedonia. Al momento una guerra contro la temibile falange macedone sarebbe un errore imperdonabile: noi Traci non disponiamo ancora della forza necessaria per abbattere i discendenti di Alessandro il Grande. Per ora fareste bene ad intrattenere rapporti cordiali con Filippo II.\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{SICILY_START_TITLE}Salute, Re di Tracia!
{NORMANS_START_BODY}Il vostro regno è il più grande e potente tra quelli formatisi dopo la frantumazione dell'Impero di Alessandro Magno. Ciononostante sono anni difficili per il nostro popolo: focolai di rivolta scoppiano ovunque, dagli estremi confini occidentali in Anatolia a quelli nord-orientali in Partia e Bactria, dove i satrapi ribelli hanno fondato pericolosi regni autonomi, mossi dall'ambizione e dalla volontà di corrodere sempre più le nostre frontiere. Dovrete dar fondo a tutte le energie del vostro reame per contrastare le minacce separatiste che rischiano di far collassare la potenza dei Seleucidi.\n\n
E' a nord che il vostro regno è esposto ai peggiori pericoli. Armeni, Parti e Battriani sono popoli bellicosi e temibili; anche se, presi singolarmente, ciascuno di essi non oserebbe mai muovere guerra aperta ai Seleucidi, la loro azione combinata potrebbe causare gravi danni. Dovrete quindi impedire ad ogni costo che questi popoli si coalizzino contro di voi: date l'esempio e ribadite con la forza delle armi l'autorità seleucide nelle regioni ribelli di Parthana, Astawa, Ariana e Persis. Se i vostri nemici vedranno con quale veemenza annientate i rivoltosi, ci penseranno due volte prima di muovervi guerra.\n\n
A oriente giace l'immenso Impero Maurya, di cui non conosciamo bene neppure i confini. Sappiamo per certo che si tratta di un reame vasto quanto il vostro se non di più, il che farebbe di esso l'impero più grande e potente del mondo intero. Dopo un avvio difficile, contraddistinto dalle guerre tra il loro sovrano Chandragupta e il vostro bisnonno (e fondatore della dinastia) Seleuco, i due imperi hanno raggiunto un accordo che garantisce una pacifica convivenza da più di cinquant'anni. Sarebbe saggio proseguire questa politica, stipulando accordi commerciali e magari un'alleanza con l'Imperatore Maurya Ashoka.\n\n
A sud l'Oceano ci protegge e ci offre la possibilità di commerciare proficuamente con l'Oriente e con il Mediterraneo, seguendo le centenarie rotte navali che collegano i nostri porti a quelli indiani e a quelli della penisola arabica e dell'Egitto, attraverso il Mar Rosso. Tuttavia le esose tasse richieste dagli intermediari arabi rischiano di deprimere non poco gli introiti dei traffici mercantili; perciò non sarebbe una cattiva idea valutare uno sbarco sulle coste settentrionali dell'Arabia per annettere i centri più importanti ed assumere un controllo diretto del commercio. In tal senso, gli obiettivi più accessibili sembrano essere Gerrha, capitale dell'antico regno di Dilmun sulle coste meridionali del Golfo Persico, e Sohar, capitale del Reame di Mascat.\n\n
A occidente la situazione è assai delicata: negli ultimi anni Tolomeo III d'Egitto ci ha sferrato pesanti sconfitte, costringendoci ad abbandonare le regioni anatoliche. A Tarsos quell' "avvoltoio" di vostro fratello Antioco Ierace si è proclamato sovrano indipendente di Cilicia, ed ora il nostro estremo avamposto è Antiochia, un importante città portuale sul Mare Mediterraneo. Approfittando delle nostre difficoltà, anche la città di Palmyra non ha smentito la sua cattiva fama e si è ribellata. Dovreste trattare una tregua con gli Egizi e ripristinare immediatamente l'autorità seleucide sui territori recentemente perduti, a cominciare proprio da Tarsos e Palmyra, poichè altri regni avanzano pretese su di essi: Traci, Pontici, Armeni e gli stessi Egizi non vedono l'ora di gettarsi sulle ricche città ribelli!\n\nChe gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{NORMANS_START_TITLE}Salute, Gran Re di Seleucia!
{SKUOA_START_BODY}Siete il re di un popolo dalle tradizioni antichissime e gloriose. Noi Sciti dominiamo le steppe da oltre quattro secoli, nelle vaste regioni che spaziano dal Danubio al Don. Col passare delle generazioni, abbiamo consolidato le nostre posizioni a nord del Ponto Eusino e ci siamo lentamente trasformati da popolo nomade a civiltà sedentaria ellenizzata, interessata ai commerci marittimi quasi quanto all'allevamento e alla manifattura. La capitale del regno è Neapolis, una grande città situata nella penisola del Chersoneso Taurico; l'altro ricco insediamento portuale in nostro possesso è Olbia. Entrambi questi insediamenti hanno origini greche.\n\n
A sud giace Chersonesos, la più potente e prospera tra tutte le colonie greche nella penisola taurica. E' situata presso la vostra capitale, Neapolis, e ne costituirebbe il porto naturale sul Ponto Eusino. La conquista di Chersonesos, unitamente alla sottomissione delle altre città autonome del Bosforo, farebbe intendere con chiarezza a tutti i vostri nemici la misura della vostra potenza militare e commerciale.\n\n
L'oscuro nord è terra di tetre foreste e nevi quasi perenni. Oltre la Sarmazia, popolata dai Sarmati a noi affini per cultura e tradizioni, si estende l'infinita Sabiria o Siberia; non abbiamo molte informazioni su queste remote e sconosciute regioni, ma non è da escludere che possiate trovarvi piccoli villaggi di popolazioni autoctone. Alcuni coraggiosi mercanti si sono inoltrati in quelle lande, pochi di loro sono tornati con storie incredibili di Amazzoni guerriere e una ricca città chiamata Themiskyra...\n\n
Ben più intriganti sono le terre orientali. Il Regno indipendente del Bosforo controlla l'omonimo stretto e governa tre importanti città situate sulle coste del "lago" Maeotis (che in realtà lago non è, essendo connesso al Ponto Eusino): si tratta di Tanais, Pantikápaion ed Hermonassa. L'annessione di questi ricchi insediamenti vi consegnerà il controllo assoluto del traffico marittimo del Ponto settentrionale. Dovrete tuttavia muovervi con celerità, poichè anche i Sarmati desiderano uno sbocco sul mare per poter commerciare.\n\n
A occidente vi sono meno opportunità, poichè la maggior parte delle regioni e degli insediamenti nella zona danubiana sono già controllati dai Sarmati e dai Daci. D'altra parte non dovreste essere molto interessato a queste terre, poichè noi Sciti ambiamo al dominio del Ponto Eusino piuttosto che al controllo delle rotte fluviali del Danubio. In ogni caso potreste tenere d'occhio le coste orientali del Ponto: a sud-ovest di Olbia, infatti, prospera la colonia greca indipendente di Tyras...\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{SKUOA_START_TITLE}Salute, Sovrano di Scizia!
{MONGOLS_START_BODY}E' giunto il tempo degli Xiong-Nu! Il mondo tremerà al cospetto delle nostre implacabili orde; migliaia e migliaia di cavalieri, mio re, vi seguiranno nella conquista delle steppe scite; abbatteremo i Saka, i Battriani, i Sarmati; partendo dai nostri insediamenti orientali, le vostre forze dilagheranno dalle vette dell'Himalaya al Ponto Eusino. Nessuno potrà opporsi a voi!\n\n
L'unica via d'espansione occidentale è il deserto di Taklimakan. E' una rotta obbligata per chi viaggia dalla Cina alla Battria; la famosa Via della Seta passa per questo arido altopiano perciò, grazie ai commerci, sono sorte ricchissime città nelle oasi che sorgono al limitare delle montagne. La prima di queste città che incontrerete nel vostro cammino è Karaxahr; proseguendo verso sud, vi imbatterete in Kuqa e Khotan. Tutti questi insediamenti sono del tutto autonomi, ma non abbastanza forti da rappresentare un ostacolo per le vostre potento orde. Il deserto di Taklimakan finisce presso la città saka di Kashgar, la vera porta per accedere alle pianure della Battria e da qui discendere in Persia o in India, dopo aver superato il fiume Indo.\n\n
A sud svettano le inaccessibili montagne dell'Himalaya. Esse ci separano dall'India, un continente immenso e sconosciuto, ma a detta dei mercanti pieno di ricchezze. Se vorrete tentare di inviare in terra indiana una spedizione militare o un'ambasciata, dovrete cercare qualche passo percorribile tra le maestose vette, oppure aggirarle a est, giungendo così nella terra dei Bengalesi.\n\n
A nord-ovest, oltre il Lago Balhas, si aprono steppe infinite e foreste sterminate. E' la patria dei Messageti, un popolo nomade recentemente assoggettato dai Saka, che hanno fondato il leggendario insediamento di Tigrakhauda nei pressi del Mare d'Aral. Così come Kashgar è la porta d'accesso per la Battria, Tigrakhauda lo è per pianure della Corasmia e il Mar Caspio.\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{MONGOLS_START_TITLE}Salute, Khan Xiong-Nu!
{CARNAITES_START_BODY}Il nostro popolo ha scritto lo storia dello Yemen o, come viene altrove chiamato, Arabia Felix. I nostri antenati si stabilirono in queste regioni, allora aride e bruciate dal sole, e le trasformarono in un'oasi di vita: costruirono dighe, canali, condotti idrici sotterranei, rendendo fertile la terra. Il successo del nostro regno era basato, allora come oggi, sull'agricoltura e sul commercio di spezie e di aromi, tra cui l'incenso e la mirra, che vengono esportati verso il Mediterraneo usando dromedari lungo le rotte carovaniere arabe, e verso l'India percorrendo le rotte oceaniche.\n\n
Da allora, molti saggi sovrani sabei hanno difeso la ricchezza del regno dalle invasioni dei beduini, preoccupandosi nel contempo di sviluppare il commercio marittimo. Ora sedete voi sul trono di Saba: il popolo in continua crescita vi chiede di estendere i confini del vostro regno a quelli limitrofi, in modo da assumere il controllo completo delle rotte navali che collegano l'Egitto alla Persia. Potrere tentare una campagna militare a Ragmat, verso nord-ovest. Oltre Ragmat, sempre avanzando verso nord lungo la costa, entrerete nel Ma'an, un regno con capitale situata a Dedan. Sia Ragmat che Dedan sono città indipendenti e non dovreste incontrare grosse resistenze negli assedi. La sottomissione di questi insediamenti vi garantirebbe il controllo assoluto delle coste settentrionali del Mar Rosso, fino al Sinai.\n\n
L'altra possibile direzione per una campagna militare è l'oriente. Potreste tentare di sottomettere Eudaemon, in direzione sud-est. Una volta completato il controllo dell'Eudemonia, continuando a costeggiare i mari verso oriente, eviterete l'infido deserto arabico e giungerete nell'Hydreumata, ossia il regno di Qana', una città portuale situata proprio all'inzio dell'Oceano. Quando porterete i confini del regno sabeo oltre questa città, di fatto dominerete sullo stretto braccio di mare che congiunge il Mar Rosso all'Oceano: ciò significa che il raggio delle vostre rotte mercantili sarà notevolmente ampliato e che gli introiti dei commerci marittimi cresceranno a dismisura!\n\n
Quando che sarete in possesso di un ricco e stabile regno costiero, che spazierà dal Sinai all'Hydreumata, potrete pensare più in grande. L'ambizione dei Sabei li porta a sognare un'Arabia unita sotto il sovrano di Saba, un impero ricco e potente, ideale tramite tra l'occidentale Mediterraneo e l'orientale Oceano Indiano: se vorrete esaudire il sogno del costro popolo, dovrete proseguire lungo la costa, verso settentrione, dove giungerete infine nei regni indipendenti di Mascat e di Dilmut. Una volta sottomessi, l'Arabia sarà vostra.\n\n
Ma la vocazione mercantile dei Sabei spinge anche nella direzione opposta: il sud. Lungo le coste dell'Etiopia e della Somalia sorgono una moltitudine di piccoli porti ed empori che prosperano nel commercio marittimo: Malao (situato vicino allo stretto di Eudemonia), Mosyllum (nella punta settentrionale somala), Opone e Sarapion (più a meridione) sono tutti villaggi indipendenti e facilmente conquistabili. Non esistono regni africani abbastanza forti da sottometterli, fatta eccezione per il regno di Kush, che comunque sorge a una distanza di sicurezza, lungo il Nilo.\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{CARNAITES_START_TITLE}Salute, Re di Saba!
{DENMARK_START_BODY}Siete il sovrano di un popolo fiero e bellicoso delle montagne armene, dedito alla pastorizia. Questa terra è ricca di monti, vulcani e pascoli, ma povera di risorse di valore, se si escludono alcune miniere, per questo il popolo armeno agogna il riscatto e la conquista delle ricchissime città mesopotamiche. Dopo la caduta della civiltà di Urarti, più di tre secoli fa, il regno di Armenia venne governato dalla dinastia degli Orontidi, di cui voi siete l'ultimo illustre esponente. Formalmente, sire, siete ancora un vassallo dei Seleucidi, ma in verità siete completamente autonomo nelle vostre scelte politiche, proprio come lo erano i satrapi armeni al tempo dell'Impero Persiano.\n\n
Questa vostra autonomia si è recentemente accentuata, poichè i Seleucidi sono stati impegnati in una logorante guerra contro l'Egitto, che si è accompagnata ad una serie di rivolte interne che hanno provocato la ribellione di intere regioni in Anatolia, Persia, Partia e Battria. Se saprete sfruttare questa instabile situazione politica, potrete ampliare notevolmente i confini del regno armeno. Ad ovest, in Cappadocia, si è instaurato un sovrano ribelle, Antigono Ierace. Egli, pur di evitare uno scontro inevitabile con l'odiato fratello, re dei Seleucidi, preferirebbe cedere alle vostre armi e diventare vostro suddito. Una volta annessa la Cappadocia, avrete la strada spianata per la Galazia, una regione montuosa nel cuore della penisola anatolica, sede da qualche decennio di un regno celtico.\n\n
L'espansione in queste regioni montagnose, per quanto favorite dalla debolezza dei governi locali, non vi darà accesso a grandi ricchezze. Se vorrete davvero aumentare i tesori del vostro regno, dovrete vedervela direttamente con i Seleucidi a sud. Una mossa astuta potrebbe consistere nell'inviare una spedizione contro Palmyra, una città carovaniera oltre la Mesopotamia, ai margini del deserto, recentemente ribellatasi ai Seleucidi.\n\n
A nord avrete presto a che fare con i Pontici. Essi tuttavia, piuttosto che un nemico, potrebbero rappresentare un probabile alleato, essendo a noi affini culturalmente; inoltre sembrerebbero interessati solo all'egemonia marittima del Ponto Eusino, il che ci lascerebbe completa libertà d'azione in Iberia, dove giace la città ribelle di Mtskheta. Se agirete con celerità, stringendo accordi commerciali e diplomatici con i Pontici, potreste assicurarvi non solo l'iberia, ma anche la regione settentrionale dell'Albania, assai ricca di risorse commerciabili e provvista di un accesso sul Mar Caspio.\n\n
A oriente, oltre il Caspio, sorge il regno dei Parni, una confederazione di tribù un tempo nomadi ma ormai, dopo secoli di dominio achemenide, quasi completamente persianizzate. I Parni progettano di conquistare la Parthia, per dar vita a un nuovo impero in grado di raccogliere l'eredità di quello persiano, annientato dagli invasori macedoni e poi rimpiazzato dall'impero seleucide. Poichè i Seleucidi rappresentano il comune nemico per noi e per loro, non sarà affatto difficile sviluppare un rapporto d'amicizia con i Parni, i quali potrebbero anche rivelarsi dei vantaggiosi alleati nel commercio marittimo attraverso il Caspio.\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{DENMARK_START_TITLE}Salute, Re di Armenia!
{PAPAL_STATES_START_BODY}\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{PAPAL_STATES_START_TITLE}Salute, mio Senatore!
{HRE_START_BODY}Il nostro è un popolo forte e fiero, temprato dal freddo del nord. I nostri clan, riunitisi in potenti tribù, spinti dalla necessità di nuovi spazi e terre più miti, da qualche generazione hanno abbandonato le foreste della Scandia, oltrepassando il mare e stabilendo nuovi accampamenti nelle regioni germaniche. Esse sono divenute la nostra nuova patria, e da qui espanderemo ulteriormente il dominio dei figli di Wotan e Frige. Nessuno, né le popolazioni celtiche, né le tribù orientali delle steppe, neppure la crescente potenza romana, potrà fermare la nostra invasione nelle loro terre.\n\n
Come sovrano delle tribù germaniche dovrete agire con fermezza ma anche con saggezza; ogni tribù ha ambizioni proprie e vorrebbe stabilirsi in territori particolari. A voi spetterà il ruolo di guidarle verso nuove conquiste. Le tribù settentrionali dei Sassoni da sempre guardano con interesse alla Britannia, una grande isola occidentale ricca di risorse commerciabili. I Britanni sono un popolo ostinato e bellicoso, quasi quanto il nostro; scacciarli dalle loro terre richiederà molti anni di guerre. La cosa più saggia da fare, anzitutto, è allestire una potente flotta e stabilire il controllo marittimo del mare del Nord: questo ci permetterà di progettare l'invasione con più calma. La prima regione da conquistare dovrebbe essere la Caledonia, essendo l'unica ancora fuori dal controllo dei Britanni. Una volta colonizzata la Caledonia, lo scontro con i Britanni sarà senz'altro più agevole.\n\n
Le tribù della Germania centrale, stanziate tra il Reno e l'Elba, ambiscono all'allargamento dei confini occidentali, per poter entrare nella fertile Gallia. I Galli popolano le terre ad ovest del Reno. Come i Britanni, si tratta di un'accozzaglia di tribù celtiche prive di un'effettiva unità e riunitesi in una confederazione alquanto instabile. In ogni caso i Galli sono il popolo più potente in questa zona e prima o poi dovrete scontrarvi con loro; per il momento, tuttavia, sembrerebbe conveniente stipulare con loro trattati di amicizia e concentrarsi sui numerosi insediamenti ribelli a cavallo del Reno (Moguntiako, Trebata) e lungo la costa (Samarobriva, Kernabon). Solo quando il vostro regno sarà abbastanza grande e potente potrete azzardare un attacco contro la confederazione gallica.\n\n
Le tribù gotiche orientali, infine, puntano al fronte centro-orientale, dove si aprono territori sconfinati, coperti da fitte foreste e grandi fiumi. Alkimoennis, Apa e Oium sono i principali insediamenti celtici indipendenti che separano le nostre tribù gotiche dai Norici delle Alpi, dai Daci dei Carpazi e dai Sarmati delle steppe. La conquista di questi villaggi sarà essenziale per venire a contatto con i nostri vicini e stipulare accordi con loro. Più a nord, le remote regioni della Gothiscandza, della Aestia e della Suomaa sono terre inesplorate, ai limiti del mondo conosciuto. Fredde e sterili, le uniche risorse che troverete lì saranno legno o pellicce, e magari l'ambra, quest'ultima molto richiesta dai popoli meridionali.\n\n
Infine, mio signore, vi rammento che buona parte della penisola scandinava rimane di fatto indipendente dalla vostra autorità: si tratta dei territori dell'estremo settentrione, popolati da tribù nomadi asiatiche. Costoro, detti Finni, sono essenzialmente un popolo di pescatori, praticano la caccia alle renne e allevano bestiame; provengono da oriente e hanno stabilito un campo semipermanente a Gardlosa. Solo se saprete individuare ed espugnare questo villaggio potrete dirvi re di tutto il Nord.\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{HRE_START_TITLE}Salute, Re dei Germani!
{AKNI_START_BODY}Quando i nostri progenitori si stanziarono qui, tra le montagne, il nostro popolo non era che uno sparuto numero di tribù celtiche dedite alla caccia e alla pastorizia. Secoli sono passati, e partendo da queste regioni impervie i Celti si sono diffusi ovunque, dalla Britannia all'Hispania, dalle Gallie alla Galatia. Noi Norici siamo rimasti qui, nella terra dei nostri avi, e abbiamo forgiato un piccolo ma prospero regno: ora non ci occupiamo solo di allevare e cacciare, ma sappiamo coltivare la terra, produrre miele, forgiare il metallo. L'acciaio norico è il più pregiato del mondo e i nostri fabbri sono i migliori di tutti. Essi producono armi di grande qualità e grazie a loro estenderemo il dominio del Norico alle pianure circostanti.\n\n
Lo spazio è poco e il nostro popolo è cresciuto troppo: urge occupare nuovi territori. A nord, oltre il Danubio, si aprono foreste sterminate popolate da tribù sconosciute. Voci narrano dell'arrivo di bellicose tribù dall'estremo nord, pronte a riversarsi sul mondo celtico e poi su quello mediterraneo, ma secondo molti si tratta solo di storie. Ancora non abbiamo avuto contatti con questi popoli germanici e forse non ne avremo per un pezzo. In ogni caso la conquista dei territori ribelli settentrionali dovrebbe essere una missione da sbrigare in poco tempo, vista l'arretratezza delle tribù celtiche locali, che si sono concentrate in due borghi: Alkimoennis e Moguntiako.\n\n
A occidente, oltre le montagne, vivono i Galli. Essi sono un popolo celtico diviso in molteplici tribù, ma alcune di loro, di fronte all'incombente minaccia romana, hanno deciso di mettere da parte le reciproche diffidenze e riunirsi in una grande confederazione. Presto scoppierà la guerra tra i Galli e Roma, e voi dovrete decidere se schierarvi dalla parte dei nostri "cugini" o da quella dei potenti latini.\n\n
Mentre ad ovest giacciono le tribù galliche, ad est non vi sono potenze in grado di intralciare i vostri piani. Da sempre il popolo norico ambisce ad estendere i propri domini ai territori dei Veneti, dei Dalmati e dei Pannoni. Se riuscirete a frenare l'aggressività dei Galli, garantendo la sicurezza del confine orientale, potrete dedicarvi alle campagne orientali con il massimo impegno. Il controllo della Venetia, tra l'altro, vi garantirebbe uno sbocco sul Mare Adriatico, aprendo al nostro popolo montanaro la prospettiva affatto nuova di un commercio marittimo con i popoli del Mediterraneo.\n\n
Infine, a sud, la penisola italica rappresenta un insieme di incertezze e tensioni dalla quale difficilmente riuscirete a stare fuori, soprattutto se diverrete signore di Patavium. Si profila uno scontro tra due grandi potenze, i Romani e i Galli. Questi ultimi son celti, come noi, e sarebbe certamente più facile allearsi con loro in una eventuale guerra totale, ma i Romani sono una repubblica in grande crescita: controllano gran parte della penisola e della la Sicilia, e hanno recentemente sconfitto i Cartaginesi e dominano i mari. Probabilmente la guerra contro i Galli volgerà a favore di Roma. Dovrete valutare con attenzione se appoggiare i "cugini" Galli, se schierarvi con gli ambiziosi Romani, o se mantenere una prudente posizione di neutralità.\n\n
Che gli dèi possano ispirare le vostre azioni, e portare il nostro popolo alla vittoria!
{AKNI_START_TITLE}Salute, Re del Norico!