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HS BC 6.3: VIVERE EST MILITARE....TOPIC DELLA DIPLOMAZIA

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2014 10:22
31/08/2013 13:07
 
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Noi nobile Priore di Pisa desideriamo ricordare all'Imperatore che se, come afferma lui medesimo, deve rendere conto solo a Cristo delle sue azioni, ebbene pare che il Vicario di Cristo (o forse l'Imperatore non ne riconosce l'autorità?) non abbia una grande opinione del suo operato attuale.



Desideriamo altresì sommessamente ricordare che la pace che Voi intendete riportare in Italia già regnava prima del vostro intervento. Intervento che è avvenuto tra l'altro senza nulla sapere di cosa stava avvenendo nelle trattative di pace che intercorrevano tra noi e il sovrano Aragonese. Certo, a meno che non ci fosse un vostro informatore, nel qual caso si confermerebbe che anche voi avete il vizio di inviare delle spie in giro per gli latri reami.
Desideriamo farvi infatti notare che anche se avete la memoria corta, siete stato proprio voi il primo a fare ciò nei confronti del sovrano Ungherese, senza che questo potesse essere giustificabile in alcun modo. Rileggere le precedenti pagine della diplomazia potrebbe aiutare a rimembrare.

Infine voi dite che da parte nostra avete ricevuto fin da subito recriminazioni, minacce e insulti. Gli insulti non ci sono stati. Le eventuali (??) minacce ci sono state solamente in seguito al vostro attacco mentre ancora erano in corso dei negoziati di pace (del cui esito nulla potevate sapere ricordiamolo) e chiamare recriminazioni il fatto di avervi fatto notare che vi avevamo sempre servito fedelmente proteggendo la vostra persona ci pare francamente una mistificazione. Certamente eravamo risentiti di vederci fare la morale da chi non aveva avuto alcuno scrupolo ad usare in precedenza gli stessi mezzi che in quel momento biasimava!

Giunti a questo punto, considerando che una molto probabile scomunica papale incombe sia sulla vostra persona sia sul sovrano aragonese (Vi rammentiamo umilmente che se scomunicati tutti i vostri diritti da voi rammentati decadrebbero immadiatamente), e considerando anche le ultime dichiarazione dei nostri alleati Polacchi e Magiari, riteniamo che sarebbe sicuramente la cosa migliore per tutti deporre le armi e giungere ad un accordo che riporti veramente la pace e la prosperità in Italia.
Pertanto dichiariamo ufficialmente che:
Al sovrano Aragonese proponiamo di mantenere il controllo su Asti e di ricevere un tributo di 3500 bisanti. Ci sembra che al confronto dei 5000 bisanti da lui inizialmente richiesti si tratti per lui di un accordo molto vantaggioso. Inoltre i suoi mercanti avranno immediatamente libero accesso alle nostre terre e alle risorse economche disponibili.
all'Imperatore chiediamo di scegliere fra due possibilità:
- mantenere il possesso del castello di Lugano in cambio di un indennizzo di 25000 bisanti (cifra inferiore a quella menzionata dal Re Polacco;
- resituire la suddetta fortezza ricevendo in cambio un tributo di 3000 bisanti.
Ovviamente includendo gli stessi accordi commerciali proposti al re Aragonese.

Ci auguriamo che entrambi i sovrani valutino le nostre proposte e ci facciano avere tempestivamente una risposta. Fino ad allora non prenderemo alcuna decisione.

In fede, Priore maiore Roberto della Gherardesca

Arantal Elenna, 05/08/2013 18:12:

Noi, Imperatori di tutti i Romani e Re di Germania, Rettori dell'Orbe e Difensori della Fede,

Avendo letto con sommo rammarico e profonda costernazione gli editti ed i proclami del Re di Polonia e del Re degli Ungari, ora innanzi ai nostri occhi, nel pieno della Nostra Maestà e della Nostra Potenza, constatiamo come la malafede lombarda abbia intaccato il giudizio di alcune corti europee.

Sebbene Noi non si debba render conto a nessuno, se non a Cristo, unico giudice delle Nostre Azioni, è doveroso far alcune precisazioni, perché nessuno possa offendere la Verità, che tra tutte le virtù è la sommamente amata da Nostro Signore.

Il Nostro non è stato un attacco a tradimento. La Maestà dell'Imperatore aveva esortato pacificamente la Città di Pisa ad accordarsi col Piissimo e Nobilissimo Re d'Aragona in quanto titolare di diritto delle terre governate da Pisa medesima, la cui libertà, ricordiamo è per Nostra Graziosa Concessione, ricevendone solo recriminazioni, insulti e minacce. La Nostra è una risposta legittima e doverosa, volta a ristabilire la pace in Italia.

Pertanto invitiamo il Re degli Ungari a ricredersi riguardo alla guerra con Noi, siamo disposti a perdonare il suo tradimento, perché di questo si tratta, senza alcuna conseguenza, perché la Pace è preferibile alla Guerra laddove è possibile. Nel caso egli persistesse nella sua avventata decisione, interverremo come è prescritto dalle Sacre Scritture, dal Diritto e dalla Nostra Volontà.

Auspichiamo che i messi magiari, vengano a conferire con Noi, la Nostra mano è tesa in segno di Pace.

Per quanto riguarda il Regno di Polonia, l'Imperatore si riserva il tempo concessogli per riflettere sulla proposta inoltratagli.


Così è stabilito e deciso e comunicato.




02/09/2013 16:53
 
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(//scusate se rispondo solo ora, ma sono appena tornato ed è da giorni che il sito non va)

Sua Maestà Re d'Aragona, Re d'Italia, duca di Navarra, duca di Tolosa, duca di Aquitania e Provenza, conte di Barcellona, annuncia che

Rifiutiamo la proposta di pace del mercante pisano, per i seguenti semplici motivi:
Il mercante è stato destituito da un editto imperiale, perciò non si tratta più di riparare all'offesa ricevuta dalle disonorevoli azioni pisane, ma si tratta di liberare il Regno d'Italia da un usurpatore; negando all'Imperatore la sua autorità sull'Italia, parte del Sacro Romano Impero, si è compiuta fellonia.
Accettando la proposta da parte Nostra vorrebbe dire negare l'editto, diventare Noi Stessi felloni e disonorati, riconoscendo al pisano le restanti terre in suo momentaneo possesso. Ma a questo punto nemmeno il Perdono imperiale può assicurarvi l'Italia, di cui Noi siamo stati investiti; potrà forse assicurarvi salva la vita, un rendita per sussistenza, la città di Pisa se sarete particolarmente convincente nel pentirvi del vostro Tradimento.

Riguardo alle conoscenze che l'Imperatore dei rapporto diplomatici tra il Re d'Aragona e il mercante pisano, è ovvio che ne è stato messo al corrente tramite il suo ambasciatore a Barcellona, essendo la Nostra diplomazia pubblica, così come sono chiare ai tutti i principi cristiani le Nostre azioni, i Nostri motivi e le Nostre rivendicazioni.

Riguardo alle minacce di scomunica, sono solo l'ultima risorsa che i pisani possono giocare. Crediamo però che il Papa non si lascerà corrompere dal denaro dei mercanti, lui che conosce bene le leggi di Dio e quelle degli uomini che fanno di Noi Re d'Italia, e di voi un traditore e fellone.

Ma il Re d'Aragona non è assetato di sangue, e, sebbene la pace non possa essere barattata con le consuetudini feudali e le leggi che reggono il nostro Mondo, vale ben qualche soldo;
Vi offriamo di mantenere Pisa e il suo ricco porto, fuori dall'autorità Nostra e quindi Imperiale, che tanto disprezzate, se riconoscerete il Titolo Nostro di Re d'Italia. A queste condizioni, vi permettiamo di ritornare alla vostro naturale ruolo, la mercatura, aprendo i Nostri porti e le Nostre risorse ai vostri mercanti.

Per quanto riguarda i Polacchi e i Magiari, ribadiamo la nostra alleanza, in virtù dell'investitura al Regno d'Italia, con l'Imperatore, e ricordiamo ai Re dell'Est che scegliere di appoggiare il mercante pisano, in questa controversia, vuol dire rinnegare le leggi feudali, le consuetudini che rendono noi, nobili d'Europa, Re e Signori cristiani.
[Modificato da ndrgemm 02/09/2013 17:06]



16/09/2013 13:17
 
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Sua Maestà il Re d'Aragona, Re d'Italia, duca di Navarra, duca di Tolosa, duca di Aquitania e Provenza, conte di Barcellona, annuncia che

A seguito dell'appello del Papa ad una tregua momentanea, il Re d'Aragona ha deciso umilmente di sospendere la campagna militare contro Pisa. L'intervento di potenze straniere in questo conflitto, che riguarda soltanto l'Impero, ha provocato un allargamento del conflitto preoccupante, ed il Re intende in questo senso le parole del Pontefice. Questa pausa permetterà alla diplomazia di lavorare, ed ai Re dell'Est di riflettere sull'opportunità del loro intervento. Però, le parole del pontefice si riferiscono alle genti Italiche, quindi il Re d'Aragona si sente libero di intervenire a difesa dell'Impero dovunque esso sia minacciato, sapendo che anche il Pisano vorrà ottemperare alle parole di Sua Santità e che quindi le Nostre armate potranno svernare nelle roccaforti imperiali dell'est.
[Modificato da ndrgemm 16/09/2013 13:19]



24/09/2013 23:27
 
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Annuciamo la nostra entrata in guerra contro i cavalieri venuti dal nord.
I nostri motivi sono semplici, è ormai da tempo che notiamo degli strani movimenti da parte del nostro vicino, suoi sacerdoti nelle nostre terre, emissari che invece di parlare o andare oltre si fermano in una nostra regione e si limitano a girarla, come se stessero raccogliendo informazioni, e infine scopriamo che a Balarm c'è un grande esercito , l'unico su tutto il territorio normanno , radunato in fretta e furia negli ultimi tempi, e che nel suo porto si trova una flotta, l'unico motivo sensato per queste azioni è la preparazione di un invasione contro di noi, ma noi non la permetteremo.
Come punizione noi rivendichiamo i nostri antichi territori del Ifriqiya e Siqilliyya, che in passato gli infedeli ci hanno sottratto, e non ci fermeremo fino a quando gli avremo riconquistati.





"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
25/09/2013 14:00
 
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Noi Priore di Pisa siamo ansiosi di conoscere la decisione presa dall'imperatore riguardo all'ultimatum pronunciato dal Re Polacco.

I due turni di tempo concessi per riflettere sono trascorsi, e da ciò dipenderanno molte delle nostre future scelte e non solo.

In fede,

Prior Maiore Roberto della Gherardesca
01/10/2013 11:13
 
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Il Regno di Polonia, preso atto del tradimento dell'alleanza da parte della Francia, chiamata alle armi dall'Imperatore dei Germani, dichiara irrevocabilmente guerra al Regno dei Germani ed al Regno dei Franchi.

P.s. ATTENZIONE ALLA REGOLA DELL'USO DELLE SPIE PER I FORTINI: SE DENTRO CI SONO ALMENO 5 UNITA'; NON POTETE FAR APRIRE LE PORTE!!
----------------------------------------------------------------------------------------------------
Esempio di autocensura del proprio pensiero....per non ammettere di aver sbagliato in pieno...di da.cool :
PRIMA "La sperimentazione ha così sottolineato due cose fondamentali. La prima: che il pilum rappresenta un arma che non può essere considerata come un giavellotto, ma necessita di una distanza estremamente ravvicinata e una grande potenza per il suo tiro. Il secondo: che il pilum costituisce una sorta di arpione, il cui obiettivo è non uscire più una volta penetrato. Il che avalla i testi latini in merito ad un uso prioritario del pilum come "sabotatore" di scuta nemici, piuttosto che come arma mirata a colpire i nemici."
DOPO(2 minuti) "La sperimentazione ha così sottolineato due cose fondamentali. La prima: che il pilum rappresenta un arma che non può essere considerata come un giavellotto, ma necessita di una distanza estremamente ravvicinata e una grande potenza per il suo tiro."
di da.cool 05/05/2008

...per saperne di più, vedere direttamente la discussione:
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7490651&p=5

01/10/2013 17:03
 
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Noi Priore di pisa ci rammarichiamo enormemente del tradimento da parte dell'alleato Francese, il quale forse si era scordato di comunicare lo scioglimento dell'alleanza nei nostri confronti prima di attaccare...
D'altra parte non ci si poteva attendere nulla di più da parte di un sovrano che prima invita ad una crociata contro i Mori, poi accampa scuse di presunta debolezza per non intervenire in nostro aiuto contro il Re d'Aragona e infine utilizza le sue forti armate professionali (la seconda attende solamente un imbarco presso Ais) per attaccare un re cristiano in combutta coi musulmani. Per non parlare della spia mandata in giro per i nostri possedimenti, senza che alcuno dei soloni che tanto si erano indignati per il nostro agire dicesse alcunchè. Ma evidentemente se certe azioni le commettono i Re sono meno riprovevoli!
Inoltre ci teniamo a sottolineare che in attesa dell'intervento pubblico dell'Imperatore (a più riprese sollecitato e mai giunto) avevamo deposto le armi contro l'Aragona e l'Impero tranne il riprenderci il forte occupato in Sardegna (come immaginiamo abbia fatto o farà -giustamente- il sovrano Aragonese col forte vicino Asti).
Con il suo intervento il re francese ha allontanato la possibilità di una conclusione pacifica del conflitto ma soprattutto ha rivelato la sua vera natura e lealtà. Simili alleati meglio perderli che trovarli. Si rammentino queste parole il sovrano Aragonese e l'Imperatore, quando verranno traditi a loro volta.

In fede,
Priore Maior Roberto della Gherardesca
01/10/2013 23:37
 
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il Mercante Pisano crede di minacciare un Nostro alleato, il nobilissimo Re di Francia, e il Sultano dei Mori, altro nostro fidato amico, per poi parlare con Noi di pace.
Ma più delle vostre offese valgono i fatti; il forte in Sardegna è stato conquistato versando il sangue dei Nostri soldati; questo è una plateale violazione della tregua. Il mercante cerca le parole per affabulare i Re dell'Est, ma sul campo riaffiora la sua vera natura.
La tregua è stata infranta, e Pisa ha pagato caro; la sua cavalleria pesante ed il resto dell'armata sono state annientate alle porte di Genova, e lo stesso Priore ha trovato la morte per mano del Re, insieme ad un suo alfiere. E dato che i mercenari al comando dei quali il priore si crede un Lord sono pagati profumatamente, il porto di Pisa è bloccato dalla nostre potente flotta mediterranea. Ormai la guerra è persa per Voi, che se ne rendano conto anche i re dell'Est.



04/10/2013 13:16
 
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La mancanza di parola in risposta alle nostre legittime richieste, gli affronti ai danni del re Polacco da parte degli alleati Imperiali e le continue scorribande Aragonesi ai danni del nostro alleato Pisano non possono più restare impunite.
Il popolo Magiaro conferma la sua dichiarazione di Guerra all'Impero ponendo sotto assedio la città di Vienna e il forte situato nella stessa provincia.
La Luce del Signore illuminerà i nostri sentieri

In Fede
Kiraly Gheza II Arpad, Sovrano d'Ungheria

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Secondo voi il popolo di Scozia esiste per assicurare a voi una posizione, io dico che voi esistete per assicurare al popolo la libertà!!!
05/10/2013 23:18
 
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Re:
GlaucopideSophia1, 24/09/2013 23:27:

Annuciamo la nostra entrata in guerra contro i cavalieri venuti dal nord.
I nostri motivi sono semplici, è ormai da tempo che notiamo degli strani movimenti da parte del nostro vicino, suoi sacerdoti nelle nostre terre, emissari che invece di parlare o andare oltre si fermano in una nostra regione e si limitano a girarla, come se stessero raccogliendo informazioni, e infine scopriamo che a Balarm c'è un grande esercito , l'unico su tutto il territorio normanno , radunato in fretta e furia negli ultimi tempi, e che nel suo porto si trova una flotta, l'unico motivo sensato per queste azioni è la preparazione di un invasione contro di noi, ma noi non la permetteremo.
Come punizione noi rivendichiamo i nostri antichi territori del Ifriqiya e Siqilliyya, che in passato gli infedeli ci hanno sottratto, e non ci fermeremo fino a quando gli avremo riconquistati.





Come successore del defunto Re Normanno non posso che smentire le vostre parole frutto del silenzio...e del desio di sangue.
I nostri emissari stanno raggiungendo la vostra corte al contrario dei vostri mai arrivati o mai inviati a corte..se non per tradire la fiducia ed uccidere Re Guglielmo il Saggio.




"Non chi comincia ma quel che persevera."
12/10/2013 14:17
 
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Il Nuovo Califfo, guida suprema dell'Islam Sunnita, saluta tutte le genti vicine e lontane e conferma i diritti commerciali ai Rum, che gia' possedevano presso di noi accordi stipulati dal nostro predecessore.

Poiche' le nostre terre sono sacre, come e' sacra la sacra parola del vicario del profeta, diffidiamo qualsiasi entrata nelle nostre terre da parte di infedeli con empie intenzioni, che non verranno tollerate in nessuna maniera.

Il Califfo inoltre informa il nostro alleato, il sovrano della vicina Giorgia che un nostro esercito si trova bloccato nelle steppe Cumane e deve rientrare in Armenia....Gli chiediamo quindi il permesso di transito sulle sue terre o se non fosse d'accordo di lasciarci una sua fortezza che occupa il naturale passo montano tra le regioni del caucaso di propieta' del califfato e le pianure dei Cumani da noi occupate sotto la guida del Califfo precedente...
Invitiamo il Sovrano di Georgia a rivolgersi a noi per manifestare a noi le sue decisioni.

21/10/2013 14:48
 
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L'impero Bizantino comunica la leggittimazione dei domini Pisani sul suolo Italico e in quanto unico continuatore della tradizione romana,siamo gli unici a poter decidere su chi possa regnare sul suolo Italico.Quindi disconosciamo chiunque voglia appropriarsene senza la nostra approvazione.
In seguito a ciò dichiariamo guerra ad Aragonesi,Francesi e Siculi.
Sul fronte Orientale,data la moltetudine di truppe Turche nelle città di confine,nonostante fosse una zona pacificata,dichiariamo guerra pure ai Turchi.
In fede
Basileus Manuele Comneno
21/10/2013 20:41
 
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I normanni del Sud non sono forse legati da un'alleanza militare al mercante Pisano? Egli accetterebbe supporto da chi vuole spodestare i suoi alleati? E il Nobile Re d'Ungheria, non è forse anch'esso alleato del Re di Sicilia? Non ha forse il dovere di intervenire contro il Basileus?
Forse non sarà un problema per il Pisano, che non ha più forze nemmeno per difendere il suo porto, ma i Re dell'Est sono considerati essere più onorevoli; non è forse in virtù di un'alleanza che hanno innalzato i vessilli di guerra?



21/10/2013 20:57
 
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Proprio voi parlate di lealtà? proprio voi che avete attaccato a tradimento approfittando del fatto che eravamo impegnati in trattative con voi e avevamo sguarnito il fronte come segno di buona volontà?
Voi che siete anche stato scomunicato? dal Santo Padre?

e quanto alla flotta, pensate a difendere i vostri porti che noi penseremo ai nostri. O forse avete il timore che le sorti della guerra vi abbiano voltato le spalle?
22/10/2013 00:59
 
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L'impero Romeo
Comunica il raggiungimento di un'accordo di pace con il nobile Rex Normanno
Il Basileus legittima il Rex Nornannorum sui suoi possedimenti di
Spoleto e Ancona.Chiunque voglia sottrarglieli,dovrà vedersela con le truppe imoperiali
In fede
Basileus Manuele Comneno
[Modificato da mandrake(83) 22/10/2013 01:14]
22/10/2013 07:47
 
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Le parole del Re d'Argonona non sono sbagliate, il popolo Magiaro è alleato dei Normanni ma lo è ugualmente del Basileus, motivo per cui eventuali decisioni in merito a supporti militari ad alleati sono e rimangono in mano Ungherese. Ovviamente se il conflitto riprenderà dovremo scegliere da che parte schierarci e lo faremo se ce ne sarà bisogno, dato che ora sembra che le spade siano state riposte per dar spazio alla parola.
Inoltre ricordiamo al Nobile Aragonese che con l'Imperatore dei Romani, unico sovrano a cui ora abbiamo dichiarato guerra, le tensioni sono state generate tempo addietro e mai sono state dimenticate.
In fede
Kiraly Gheza II Arpad, Sovrano d'Ungheria

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Secondo voi il popolo di Scozia esiste per assicurare a voi una posizione, io dico che voi esistete per assicurare al popolo la libertà!!!
22/10/2013 16:30
 
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Quella fra Normanni e Greci non è stata un pace tra pari, ma una resa dei normanni, a cui sono state lasciate poche briciole; una presa in giro per i loro alleati.



23/10/2013 02:51
 
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La Polonia ha appreso con sconcerto dell'attacco a tradimento perpetuato dal Basileus contro i Normanni. Sapevamo che Pisa oltre ai re dei piccoli regni dell'est, aveva fatto appello anche al grande Impero Romano d'Oriente per essere aiutata nella sua guerra contro Francia, Aragona e Germanici. Sapevamo di una importante armata bizantina diretta a supportare le truppe pisane.
Cosa accade invece? Le truppe romane attaccano un altro alleato della Repubblica Pisana, inspiegabilmente....o forse possiamo spiegarcelo benissimo visto che il Regno dei Normanni, sempre alleato dei Pisani, è stato attaccato da più parti. Troviamo la decisione dell'Imperatore profondamente errata in quanto va a colpire una ricchissima nazione che avrebbe potuto contribuire allo sforzo bellico contro i francesi, oltre che aver perpetrato un attacco a tradimento senza alcun preavviso e motivazione.

Ragion per cui, essendo che la Polonia è alleata a Pisa ed in ottimi rapporti commerciali con i Normanni, condanniamo profondamente l'atto barbarico dei bizantini e chiediamo al Basileus di ristabilire il giusto equilibrio in Italia, ovvero di restituire i territori occupati nella penisola ai Normanni, o di cederli, vista l'alleanza e l'intento per cui Costantinopoli è lì, di passarli alla Repubblica Pisana, in modo tale da rafforzarla nello sforzo contro i numerosi nemici.

Il nostro è un ultimatum. La cessione delle terre deve avvenire entro 2 anni (al quarto turno) altrimenti scatterà la nostra dichiarazione di guerra. Chiediamo sin da ora alla Repubblica Pisana il transito delle nostre truppe attraverso le sue terre in modo tale da arrivare a liberare personalmente i territori occupati qualora non si addivenisse ad una soluzione diplomatica.

Infine auspichiamo il raggiungimento di una intesa diplomatica tra Aragona, Francia e Repubblica di Pisa, che permetterà anche al popolo polacco di terminare la guerra in corso contro la Francia.
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Esempio di autocensura del proprio pensiero....per non ammettere di aver sbagliato in pieno...di da.cool :
PRIMA "La sperimentazione ha così sottolineato due cose fondamentali. La prima: che il pilum rappresenta un arma che non può essere considerata come un giavellotto, ma necessita di una distanza estremamente ravvicinata e una grande potenza per il suo tiro. Il secondo: che il pilum costituisce una sorta di arpione, il cui obiettivo è non uscire più una volta penetrato. Il che avalla i testi latini in merito ad un uso prioritario del pilum come "sabotatore" di scuta nemici, piuttosto che come arma mirata a colpire i nemici."
DOPO(2 minuti) "La sperimentazione ha così sottolineato due cose fondamentali. La prima: che il pilum rappresenta un arma che non può essere considerata come un giavellotto, ma necessita di una distanza estremamente ravvicinata e una grande potenza per il suo tiro."
di da.cool 05/05/2008

...per saperne di più, vedere direttamente la discussione:
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7490651&p=5

23/10/2013 18:43
 
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Subito dopo che il generale Ugo di Borgogna ha spezzato l'assedio normanno, il nuovo Re di Francia ordina che un proprio diplomatico pubblicamente annunci la fine delle ostilità con il popolo siciliano.

Vista l'aggressione bizantina alle terre del sud Italia, come uno sciacallo che s'avventa su una carcassa; e vista l'estrema lontananza dai confini francesi, non riteniamo più nè saggio nè economico continuare il conflitto.

La città di Napoli è offerta come pegno per la pace al popolo normanno, certi che nessun'altro, nel mentre, si permetterà di aggredirla.
23/10/2013 21:51
 
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Il Re d'Aragona e d'Italia, in quanto alleato del Re di Francia nella guerra contro il popolo normanno, proclama sua qualunque posizione diplomatica assunta dal Capetingio verso gli Altavilla.



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