Il Re d'Aragona non deve rispondere della propria organizzazione militare nè a Pisa nè a chiunque altro; se intende mobilitare le proprie difese verso l'unica frontiera in cui non confina con un alleato di lunga data, è libero di farlo in piena autonomia.
Riguardo gli ambasciatori, nulla si è eccepito alla presenza di Ermanno Beccaria a Tolosa, così per l'ambasciatore spagnolo d'Italia che è in quel territorio da anni.
Ma qui si parla di spie. Le spie non hanno giustifica, spiare il regno altrui è un atto di offesa gravissimo; questa è consuetudine solo fra Re? Forse che i mercanti come voi siano più avvezzi ai costumi dei popolani che non a quelli dei Signori?
Il Re si considera parte offesa, e, quindi, non offre nulla se non la magnanimità di richiedere una sanzione pecuniaria, perché da lui nulla è dovuto.