Il Cavaliere Verde, 03/07/2010 21.27:
Mulkarn, un ultimo appunto che avevo scordato: a differenza di quanto scrivi tu, il cristianesimo non professa che i giusti non cristiani finiranno all'inferno a carbonizzarsi le chiappe.
Ricordi dove Dante colloca i pagani retti? Nel limbo. Dante ha ripreso l'insegnamento cristiano per cui la sete di Dio e la "legge naturale" che ci fa discernere il bene dal male sono radicati nel cuore di ogni uomo e che solo in Cristo essi trovano la loro piena compiutezza.
Chi, pur non avendo conosciuto Cristo, è stato comunque "giusto" in vita (non è la "legalità" di cui tanti oggi si riempiono la bocca, ma l'assecondare quel nucleo che ho definito cuore) avrà comunque la salvezza (l'esempio evangelico di Disma, il ladrone crocifisso accanto a Gesù che lo riconosce figlio di Dio è chiarissimo sul punto).
Riprendendo l'immagine di Dante, nel giorno del Giudizio anche loro avranno pieno accesso al paradiso: mi sembra una bella differenza con l'islam (in cui, tra l'altro, il paradiso è riservato ai soli uomini)
Sì, ma infatti il Dio cristiano che condanno è quello protestante e dei piccoli movimenti evangelici o completamente separati da ogni tradizione originale (esempio Testimoni di Geova) ... per questi solo la fede salva, e chi non crede in Gesù è condannato all'inferno (o non sarà risorto), indipendentemente da qualsiasi retta azione del "pagano"...
E ne sono certo perchè ho discusso spesso con queste persone, cercando di capire come si possa trovare giusto un Dio che condanna all'inferno chi ha la sola colpa di aver scelto la religione sbagliata... e loro lo trovano normale e giusto, cosa che a me inquieta molto...
Quando parlo di un Dio "ingiusto" mi riferisco a quello che condanna senza speranza l'ateo o il "pagano" senza giudicare le opere...
[Modificato da Mulkarn 03/07/2010 21:52]