Nel caso poi della giustificazione per fede o grazia di Martin Lutero... come si fa a trovarla giusta? Voglio dire... se la fede è un dono di Dio attraverso il quale si è salvati... questo significa che è Dio che salva, e che non vi è scelta (e quindi responsabilità) personale...
Voglio dire, se non ho fede non posso mica crederci, no? Non posso mica fingere di credere... se non ci credo, se la mia ragione non mi permette di credere... io non posso farci nulla, mi dispiace. E non mi sembra nemmeno di compiere un imperdonabile crimine... Voglio dire... forse voi sentite tutta quanta la presenza di Dio... Io no, trovo che questo universo sia assai poco poetico, romantico e bello... non ci vedo l'opera di un artista superiore... Posso al massimo ipotizzare una intelligenza superiore latente ma non onnipotente (potremmo forse essere proprio noi esseri umani il suo tentativo di interagire nell'universo per dargli ordine)... ma non riesco a credere nel classico Dio-persona onnipotente che crea e permette un simile universo entropico di effimere continue forze contrapposte che si divorano e consumano tra loro... E non mi sento un "peccatore" a causa di ciò... Non sono per forza a causa di questa mancanza di fede cieca una persona cattiva, no? Magari non ho il dono della fede, ma credo di non aver mai fatto male a nessuno a causa di ciò.
Credere in una simile teoria significa credere in un Dio che alcuni ha voglia di salvarli facendogli dono della fede, altri invece bruceranno all'inferno perchè non gli ha fatto questo dono...
Diventa tutta una questione di predestinazione capricciosa ad opera di Dio, quindi un'ingiustizia di colossali dimensioni...
L'idea di Martin Lutero mi sconvolge ancora di più perchè usa gli strumenti del ragionamento... non è un cieco accettare la cosa senza pensarci... è un consapevole ragionarci con la propria testa e... trovarlo anche razionalmente giusto (un brivido lungo la mia schiena... brrrrr)
[Modificato da Mulkarn 03/07/2010 22:40]